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Incidente mini-bus a Capri, un morto e feriti

Il fratello di Emanuele, l’autista dell’autobus precipitato a Capri: «Amava il suo lavoro»

Marco Melillo ricorda il fratello morto in un incidente a Capri, mentre guidava un autobus di linea. Ha la voce rotta dal pianto ma con poche parole racconta chi era Emanuele. Un lavoratore giovanissimo, precario, che lascia una compagna che aspetta un bambino. Intanto proseguono le indagini per capire cosa sia accaduto.
A cura di Gaia Martignetti
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«Emanuele era un gradissimo lavoratore, amava questo lavoro. Ha lottato per averlo. Tutte le mattine prendeva l'aliscafo per andare a Capri». Marco ha la voce rotta dal dolore. Da poche ore ha perso suo fratello, che era alla guida dell'autobus precipitato a Marina Grande, nell'isola verde. Era giovanissimo, aveva un contratto stagionale, racconta il fratello. «Era fiero e orgoglioso di fare questo lavoro, lo faceva con dignità. Tutte le mattine partiva alle 6 del mattino. Quante volte è rimasto bloccato a Capri per il maltempo, dormiva nell'autorimessa. Un ragazzo d'oro, credimi». Quando risponde al telefono il fratello è ancora in attesa che il corpo di Emanuele, che lascia una compagna incinta, torni a casa da Capri. «Un ragazzo pieno di valori, era volontario della Croce Rossa, ha sempre lavorato. E in questa zona è molto più semplice delinquere che scegliere di lavorare. Aveva avuto anche i gradi di tenente della Croce Rossa, voleva partire per le missioni. Ma non ha avuto il tempo».

Emanuele Melillo aveva 33 anni ed era originario del centro storico di Napoli, da cui tutte le mattine partiva per andare a lavorare. La dinamica dell'incidente non è stata ancora accertata, sono in corso indagini affidate alla Polizia di Stato.

Nell'incidente sono rimaste ferite 28 persone, quattro delle quali sono in gravi condizioni. Dopo l'incidente l'Asl Napoli 1 Centro ha immediatamente provveduto al trasporto di ulteriore personale sanitario sull'isola, grazie a due elicotteri messi a disposizione da Polizia di Stato e Guardia di Finanza; all’elicottero del Servizio Regionale di Emergenza 118, abilitato al trasporto dei pazienti, è stata affiancata un’ulteriore unità di elisoccorso con capacità tripla di trasporto feriti.

I pazienti trasportati al Capilupi, in codice giallo e rosso, presentano politraumi con diverse fratture, sospette lesioni vascolari dei distretti toraco-addominali, policontusioni multiple, escoriazioni multiple, ferite lacero contuse multiple. Due dei feriti più gravi sono stati immediatamente trasportati all'Ospedale del Mare e al Santobono di Napoli; altri due sono stati trasportati in camera operatoria in attesa del trasferimento sulla terraferma. Delle persone coinvolte, comunica l'Asl Napoli 1 Centro, 4 sono di nazionalità francese e libanese. I pazienti che dovranno essere trasferiti a Napoli, all'Ospedale del Mare, verranno spostati con due elicotteri del Servizio Regionale Emergenza 118 Napoli 1.

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