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Il figlio del boss Sorianiello del Rione Traiano arrestato al ristorante a Portici: deve scontare 10 anni di carcere

L’erede di “Alfredo il Biondo” era ricercato da due quasi due mesi; secondo gli inquirenti avrebbe preso le redini del gruppo criminale del padre.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Dopo quasi due mesi è stato scovato Simone Sorianiello, 29enne figlio del boss del Rione Traiano Alfredo Sorianiello "‘o Biondo" e ritenuto ai vertici del clan di camorra con roccaforte nella "99", il rione al civico 99 di via Catone: deve scontare oltre 10 anni di reclusione. Il giovane è stato rintracciato in un ristorante di Portici, in provincia di Napoli. Ricercato dallo scorso 18 settembre, era tra i destinatari dell'ordinanza da 28 arresti emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguita dai carabinieri.

Il 29enne alla guida del clan del Rione Traiano

Sorianiello, secondo le risultanze investigative, aveva preso le redini del clan dopo l'arresto del padre e soprattutto dopo l'uscita di scena del reggente, Giuseppe Mazzaccaro, alias "Peppe della 99", anche lui detenuto e tra i destinatari dell'ordinanza eseguita il 18 settembre. Il clan viene indicato dagli inquirenti come tra i principali dell'area Ovest di Napoli: attivo nel traffico di armi e di stupefacenti, avrebbe guadagnato terreno dopo l'arresto del narcos Raffaele Imperiale, imponendosi come fornitore di droga per gli altri gruppi di camorra della zona.

L'arresto nel ristorante a Portici

Il 29enne è stato rintracciato dai militari del Nucleo Investigativo di Napoli, che da quella notte non avevano mai smesso di cercarlo con indagini tecniche e sul territorio coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Dalla notte delle manette per il clan "della 99" aveva abbandonato il complesso di edilizia popolare del quartiere Soccavo e aveva tagliato i contatti coi familiari. Non era riuscito, però, a sparire del tutto: seguendo le sue tracce i carabinieri sono arrivati a Portici e quindi al ristorante; una volta avuta la sicurezza che il 29enne si trovasse all'interno, è partito il blitz.

Il giovane non ha opposto resistenza, i militari gli hanno notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Napoli: deve scontare 10 anni e 8 mesi di reclusione per traffico di droga. Dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Secondigliano.

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