Il Doriforo di Stabiae, rubato negli anni 70 e portato negli Usa: il Tribunale chiede sia restituito
È dovuta intervenire la Procura della Repubblica di Torre Annunziata per chiedere agli Stati Uniti la restituzione all'Italia di una statua trafugata illegalmente negli anni Settanta dagli Scavi di Stabia, antica colonia romana sepolta con Ercolano e Pompei dall'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. Si tratta di un'importante statua, il Doriforo di Stabiae, trafugata con scavi illegali negli anni Settanta dal noto trafficante d'arte internazionale Elie Borowski e acquistata nel 1984 dal Minneapolis Institute of Art (Mia), museo del Minnesota, negli Stati Uniti, dove è tuttora esposta, che dice di averla pagata due milioni e mezzo di dollari.
Il Doriforo di Stabiae è molto prezioso
Questa mattina, la Procura di Torre Annunziata ha chiesto aiuto alla competente Autorità Giudiziaria degli Stati Uniti per l'esecuzione del decreto di confisca del Doriforo di Stabiae, emesso lo scorso 19 gennaio: come già ribadito, la statua è stata trafugata illegalmente dal territorio ricadente nel Comune di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, ed è stata esposta all'estero altrettanto illegalmente. Il Doriforo di Stabiae rappresenta la copia più famosa e riuscita che i romani abbiano prodotto dell'originale statua, in bronzo, risalente invece all'epoca greca e dal valore inestimabile.
Già nel 2020, il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, aveva scritto una lettera al ministro della Cultura Dario Franceschini per chiedere la restituzione del Doriforo e oggi plaude al lavoro della magistratura oplontina. "Grazie allo straordinario lavoro della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il Doriforo di Stabiae, oggi esposto al museo di Minneapolis, potrebbe presto tornare finalmente in Italia. Ho appreso in queste ore la richiesta di assistenza giudiziaria internazionale avanzata dalla Procura alle autorità statunitensi per l’esecuzione del decreto di confisca del Doriforo, emesso il 18 febbraio dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della stessa Procura" ha scritto oggi il primo cittadino di Castellammare.