Il dolore dei figli di Concetta Russo: “Mamma, per sempre nel mio cuore come mia prima donna”
Concetta Russo, 55 anni, ha trovato la morte fra l'anno vecchio e il nuovo in una casa di Afragola, in provincia di Napoli, lì dove era nata e dove cercava di tornare ogni volta che era possibile. Già, perché la donna e la sua famiglia – marito e figli ventenni – vivevano al Nord, a Patigliate, comune poco distante dalla più popolosa Peschiera Borromeo, quadrante a Sud Est di Milano.
I figli di Concetta Russo
Per l'omicidio della madre di famiglia è già accusa un nipote, Gaetano Santaniello, che avrebbe esploso il colpo mortale con una pistola detenuta chissà perché, uscita da chissà dove e tirata fuori nella notte di Capodanno, in quel periodo in cui molta gente purtroppo perde la testa e pensa di poter tutto. Il nipote della donna ha riferito ai carabinieri che, mentre faceva vedere la pistola ai parenti a cena con lui, sarebbe partito il colpo in maniera accidentale. «Pensavo fosse scarica», le sue parole.
Sconcerto e lacrime. Soprattutto dai figli che immaginavano tutt'altro inizio d'anno nuovo e si sono trovati nei primi giorni del 2024 a dover seppellire la mamma. «Mi mancherai. Sei e sarai la cosa più importante per me, ti amo mamma. Resterai per sempre nel mio cuore come mia prima donna» il messaggio di uno dei due, su Instagram. E sotto la fotografia scrive: «Metto la canzone che a te piaceva e io non ti facevo mai mettere. Ciao mamma, ti amo».
Il sindaco di Afragola parla della tragedia
Il sindaco di Afragola, Antonio Pannone, con un post sui social esprime il cordoglio dell'Amministrazione del popoloso centro a Nord di Napoli:
È di inaudita gravità che si verifichino, in un contesto domestico, episodi del genere, che producono, purtroppo, danni irreparabili.Se un nucleo familiare si riunisce per vivere una serata di festa, è assolutamente inconcepibile che tra di loro possa esserci chi pensa di poter festeggiare sparando colpi di pistola.
Tutto ciò conferma quanto sia importante il tema della sicurezza urbana, affidata non solo alle azioni di controllo e prevenzione delle forze dell’ordine ma anche al senso di responsabilità e al rispetto delle regole che dovrebbero caratterizzare ciascuno di noi. E mi permetto di evidenziare – ancora una volta- che bisogna investire sulla scuola e sulla cultura come antidoto a modelli comportamentali non degni di una comunità civile.
Esprimo profondo cordoglio per la perdita assurda di una moglie e madre di due figli che -da quel che mi è stato riferito- era animata da sani principi e pronta ad impegnarsi per aiutare il prossimo.