Campi flegrei, il documentario della tv svizzera Rsi sparito da internet dopo le polemiche
Il contestato documentario della RSI Radiotelevisione svizzera sul rischio bradisismo ai Campi Flegrei è sparito da internet. Ad oggi (ore 15 del 18 aprile) su Youtube il lavoro di Rsi sul supervulcano flegreo non è più visionabile, idem sulla pagina web dell'emittente elvetica. Su YT il video è stato reso privato, ovvero non è più visualizzabile se non dagli amministratori della pagina. Sul sito Rsi, invece, lo possono visionare solo gli utenti che si collegano dalla Svizzera. L'emittente non ha fornito spiegazioni sul perché della rimozione.
Il documentario prodotto da Rsi sul vulcano dei Campi Flegrei nelle ultime 24 ore è stato sommerso dalle polemiche. Motivo? Una serie di animazioni 3D – non contestualizzate, dicono coloro che lo hanno criticato – mostravano scene di distruzione di Napoli: piazza del Plebiscito sommersa dalle nubi ardenti, Napoli sommersa da tonnellate di ceneri vulcaniche.
Già ieri l'Ingv, Istituto di geofisica e vulcanologia, aveva contestato duramente il lavoro svizzero: «Informazione basata su dati, e che ignora completamente tutte le importanti attività scientifiche e di pianificazione che hanno visto, e ancora vedono, scienziati e Protezione Civile lavorare fianco a fianco per gestire al meglio delle conoscenze la pericolosità vulcanica ed il relativo rischio di una delle aree più antropizzate al mondo».
Oggi i sindaci di tutte le città interessate, Gaetano Manfredi per Napoli, Luigi Manzoni per Pozzuoli, Antonio Sabino per Quarto e Josi Gerardo Della Ragione per Bacoli, hanno rincarato la dose: «Ribadiamo con fermezza, suffragati dalla netta presa di posizione dell’INGV – Osservatorio Vesuviano, che quanto rappresentato nelle animazioni del filmato sia assolutamente lontano da noi, come qualsiasi altro evento naturale catastrofico, e invitiamo i nostri concittadini ad affidarsi alle informazioni che provengono da chi, ogni giorno, vive e fa in modo di continuare a vivere, in sicurezza, nei Campi Flegrei.».