Il dialogo fra Pd e De Luca sulle Regionali in Campania è finito senza nemmeno cominciare

La trattativa appena cominciata, è già finita, citando Sergio Endrigo. Fra Vincenzo De Luca e il Partito Democratico di Elly Schlein non c'è mai stato feeling, basti pensare che l'ultimo libro del governatore uscente si chiama "Nonostante il Pd". E come sarebbe potuto iniziare ora un rapporto?
Ora che De Luca non è più candidabile per un terzo mandato e che la voce è «superare il deluchismo»? Sabato scorso, nel vertice con i capigruppo regionali, il governatore ha sparato alto: vuole metter bocca su coalizione, programma e pure sul candidato (o candidata, visto che si fa il nome di Lucia Fortini, assessora regionale, ma con chi si candiderebbe poi?).
Oggi è arrivata per direttissima la risposta del Partito Democratico: nemmeno per sogno. Firmata da Igor Taruffi, responsabile nazionale organizzazione Pd (area Schlein) al termine della riunione di tre ore al Pd Campania con Davide Baruffi (area Bonaccini), responsabile enti locali, e i dirigenti e parlamentari campani sull'avvio della campagna elettorale per le elezioni per la Regione. «Auspichiamo – ha detto Taruffi – che ci sia un confronto con De Luca ma nessuno può porre condizioni».
Nella sede del Pd Campania si sono incontrati i segretari provinciali eletti, i componenti della direzione nazionale, i consiglieri regionali, i parlamentari e gli europarlamentari, oltre al commissario del Pd in Campania Antonio Misiani. Il «confronto molto positivo che proseguiremo» dice Taruffi, non si sa bene con chi proseguirà, visto che non c'è alcuna apertura a quel che chiede il presidente della Regione uscente.

Questo, dunque, è il primo round che come in ogni tavolo di concertazione è quello delle posizioni inconciliabili. Ora i tessitori dovranno scendere nel particolare se davvero hanno intenzione di imbastire una minima trama: cosa vuole esattamente De Luca? Sa bene che quel che chiede è troppo e non è in condizione di chiederlo. Vuole posti per i suoi? Vuole vincere almeno sulla scelta del candidato presidente , ovvero escludere dalla partita il M5s Roberto Fico (su cui punta il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l'area Schlein del Pd) e spingere su un altro pentastellato, cioè Sergio Costa?
Un incontro fra Elly Schlein e De Luca? «Sicuramente ci saranno anche passaggi di questo tipo però intanto noi abbiamo la necessità di tenere insieme un gruppo dirigente diffuso, che ha lavorato e sta lavorando che deve continuare a farlo in modo unitario» dice Taruffi. Ovvero: non si decide scavalcando i Dem locali. Tra i parlamentari che hanno partecipato c'è anche il parlamentare Piero De Luca, figlio dello ‘sceriffo' che al termine dell'incontro ha commentato solo con un: «Faremo di tutto per vincere le elezioni».

Attendendo la reazione di De Luca e a testimonianza che le cose vanno avanti, domani Enza Amato, presidente del Consiglio comunale di Napoli; Mario Casillo, capogruppo in Regione Campania; Misiani, commissario regionale e Marco Furfaro, della segreteria nazionale Dem, parleranno di diritto all'abitare.
E domani calerà nuovamente su Napoli Matteo Renzi: il leader di Italia Viva incontrerà i dirigenti di Iv per parlare delle Regionali. La sintesi è: «Fico candidato? Niente da dire sul nome ma va deciso alla fine non stabilito all'inizio».