Il deposito di armi nel basso a Casoria: trovati fucili da guerra e lupara, arrestata una donna

Due fucili automatici, una lupara, una pistola e cinquecento munizioni: abbastanza per armare un commando di fuoco o, probabilmente, una batteria di rapinatori. Era tutto nascosto in un'anonimo "basso" di Casoria, in provincia di Napoli. La scoperta dei poliziotti, che ieri sera hanno arrestato la proprietaria e denunciato il marito: si tratta una 56enne e di un 61enne, entrambi della zona, incensurati, che non risultano avere legami con la criminalità: presumibilmente facevano da custodi.

L'operazione è scattata ieri sera, 25 ottobre, in campo gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Napoli e i poliziotti del commissariato di Ponticelli. Gli agenti hanno dapprima controllato l'abitazione della coppia, in via Nazionale delle Puglie, nel tratto che ricade nel comune del Napoletano, e poi sono passati al terraneo di pertinenza e in uso esclusivo alla donna. A quel punto sono saltate fuori le armi. Nel dettaglio sono stati rinvenuti una pistola Beretta calibro 9, risultata provento di furto, un fucile a canne mozze calibro 12, ovvero quella che comunemente viene chiamata lupara, e due fucili automatici da guerra calibro 9 e calibro 5.56; nella busta c'erano anche 513 cartucce di vario calibro.

Le armi e le munizioni sono state sottoposte a sequestro, fucili e pistola e verranno inviati ai laboratori per gli esami balistici, volti ad accertare l'eventuale utilizzo in fatti di sangue. La 56enne è stata tratta in arresto per la detenzione illegale e per ricettazione, mentre il marito, accusato degli stessi reati, è stato denunciato a piede libero; proseguono le indagini per ricostruire il percorso delle armi e risalire alle persone per conto delle quali venivano custodite.