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Il corteo e i saluti romani di Salerno arrivano in Parlamento: interrogazione a Piantedosi di Mari (AVS)

Interrogazione del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Franco Mari al ministro dell’Interno Piantedosi: “Chieda a prefetto e questore di Salerno se vi fossero o meno i presupposti per non autorizzare la manifestazione”
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Il corteo di domenica a Salerno
Il corteo di domenica a Salerno

Arriva in Parlamento il caso del corteo "nostalgico" (ad usare un eufemismo) di Salerno di domenica scorsa 7 luglio. Saluti fascisti, parole d'ordine e manifestanti schierati tipo plotone militare, vestiti di nero, per commemorare Carlo Falvella, giovane missino ucciso nel 1972, sono l'oggetto di una interrogazione parlamentare a risposta scritta del deputato Franco Mari (Alleanza Verdi Sinistra) destinata al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

Nelle immagini pubblicate da Fanpage emerge che gruppi di estrema destra nel giorno dell'anniversario del fatto si sono radunati per commemorare l'esponente del Fuan di Salerno, a pochi passi dal centralissimo corso Vittorio Emanuele. Il corteo era inquadrato come un piccolo plotone, avanzava a passo marziale per poter poi stazionare davanti alla lapide che ricorda il tragico evento, con tanto di striscione con croce celtica «icona cara ai neofascisti di Ordine Nuovo degli anni ’60 e ‘70» scrive il parlamentare Avs nella sua interrogazione. Anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli poche ore fa ha espresso il suo sdegno per i fatti avvenuti.

Si legge nell'atto parlamentare depositato dal parlamentare Franco Mari:

il 7 luglio è diventata un’occasione di ritrovo per forze politiche e organizzazioni estremistiche di destra che, con la strumentale intenzione di commemorare la morte di Carlo Falvella, danno vita a manifestazioni intrise di gesti, parole d’ordine e slogan riconducibili e inneggianti alla simbologia fascista che richiamano sia il periodo più buio e vergognoso per il nostro Paese, sia gli anni più recenti della “strategia della tensione” e le sue stragi;

nonostante il grande dibattito nazionale ed europeo in corso sulle modalità con cui si svolgono certe commemorazioni e rievocazioni, la suddetta commemorazione si è svolta senza impedimenti mentre molti tra i presenti alzavano le braccia nel saluto romano, tipico del regime fascista e hanno eseguito il rito del “presente!”;

la commemorazione si è svolta, ad avviso dell’interrogante, con gesti e modalità che sono andati oltre il nostalgico richiamo al fascismo: passo marziale, abiti neri, qualcuno addirittura era abbigliato con indumenti mimetici, un tamburino davanti al corteo scandiva i passi mentre i primi della fila reggevano uno striscione nero e rosso, con tanto di croce celtica e la frase scritta «Carlo Falvella Presente», firmato «I camerati», molte le mani tese e molti i tatuaggi che richiamano simbologie nazifasciste;

da un articolo pubblicato su Fanpage si apprende che tra i presenti vi erano esponenti legati all'area di CasaPound e altri vecchi militanti di destra e la stessa commemorazione era stata annunciata sui social da "Direzione Rivoluzione", legata proprio a CasaPound Italia;

Immagine

La richiesta del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra è rivolta a Piantedosi ma anche al prefetto salernitano Francesco Esposito e al questore Giancarlo Conticchio:

se non intenda acquisire dal prefetto e dal questore di Salerno ogni elemento utile a comprendere se vi fossero o meno i presupposti per non autorizzare la manifestazione richiamata in premessa e se, alla luce di come si sono svolti gli eventi, sia a conoscenza di eventuali iniziative assunte dagli organi competenti nei confronti degli organizzatori di questa manifestazione di evidente carattere neofascista e dei protagonisti di atti e comportamenti che potrebbero configurarsi come apologia del fascismo e quindi in contrasto con il dettato Costituzionale e le attuali normative in materia;

quali azioni concrete siano state adottate dal Ministro interrogato affinché il contrasto ad ogni forma di esaltazione del fascismo divenga un'effettiva priorità del Governo, a partire dalla volontà di giungere allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e violente attive nel Paese.

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