video suggerito
video suggerito

“Il Comune salvi il Cinema Metropolitan dalla chiusura: diventi spazio per la cultura” lettera al sindaco

La lettera di Antonio Riscetti, attore teatrale, autore e architetto al sindaco Manfredi: “Il Comune salvi il cinema Metropolitan. Diventi spazio di cultura”
A cura di Pierluigi Frattasi
69 CONDIVISIONI
Immagine

"Il Cinema Metropolitan diventi un grande luogo d’arte e cultura aperto alla città, una città i cui rari spazi e piazze sono da anni occupate quasi esclusivamente da tavolini di bar, trattorie e pizzerie". È la proposta lanciata da Antonio Riscetti, attore teatrale, autore e architetto, in una lettera aperta indirizzata al sindaco Gaetano Manfredi e al Comune di Napoli, contro la paventata chiusura del cinema Metropolitan di via Chiaia, che potrebbe chiudere i battenti entro fine gennaio.

La lettera al sindaco sul Cinema Metropolitan

"Tra pochi giorni, a fine gennaio – scrive Riscetti nella sua lettera – chiuderà il Metropolitan: forse il più bello, sicuramente il più grande cinema di Napoli. Napoli, che è orgogliosa di sentirsi definire capitale mondiale della cultura, perde uno degli avamposti simbolo di questa città".

L'attore si rivolge poi al sindaco Gaetano Manfredi e all'amministrazione comunale: "Si sono molto prodigati nella promozione e sovvenzione di opere di dubbio interesse culturale, tipo la Venere degli Stracci e, soprattutto, l'ormai famoso in tutto il mondo Pulcinella a forma di fallo. Dopo queste ultime debacle, suggerisco di recuperare il terreno perduto, provvedendo a sovvenzionare, prendere in affitto e offrire uno spazio così importante e meravigliosamente bello alla cittadinanza".

"Il Metropolitan – conclude Riscetti – con le sue sette sale, oltre che in un cinema per tutti, dove proporre, magari a prezzo calmierato, anche film della tradizione che hanno reso grande tale arte, potrebbe diventare un ulteriore spazio per mostre, concerti di giovani musicisti che non possono permettersi altri spazi, presentazione di libri ed eventi. Si potrebbe destinare una sala a dei corsi di pittura, scultura, a una scuola di cinema quindi a corsi di scrittura, regia, fotografia, montaggio, sceneggiatura: il cinema che fa cinema. Ne sarebbe per il Comune, per chi governa la città, anche una importante operazione di rilevanza sociale".

69 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views