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Il Comune in provincia di Napoli che non fa pagare le tasse a chi denuncia camorra e racket

Casalnuovo di Napoli non farà pagare le imposte comunali a chi decide di denunciare le estorsioni.
A cura di Redazione Napoli
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Immagine di repertorio
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Denunciare la malavita organizzata e ribellarsi al racket delle estorsioni non è solo un atto di coraggio, spesso lo si paga a caro prezzo. Intimidazioni, ma anche un giro d'affari che si restringe. Magari perché si sparge la voce e i clienti hanno paura o perché volontariamente si decide di restringere il proprio campo d'azione per evitare brutte sorprese. Aiutare anche economicamente chi denuncia è l'obiettivo dichiarato dal Comune di Casalnuovo, popoloso centro alle porte di Napoli, nel quadrante Settentrionale: grazie ad un regolamento approvato negli anni scorsi, Casalnuovo di Napoli garantisce l'esonero dalle imposte comunali per chi non si arrende e decide di denunciare.

Massimo Pelliccia, sindaco della città:

Come amministrazione abbiamo già mostrato la nostra piena vicinanza a chi ha scelto di denunciare e lo faremo anche questa volta, tendendo sempre la mano a chi decide di ribellarsi e liberarsi dalle estorsioni. Continueremo a sostenere tutti gli imprenditori che denunceranno il racket attraverso l'applicazione del nostro protocollo di legalità.

È di ieri la notizia dei due arresti da parte dei carabinieri che hanno sgominato tentativi estorsivi ai danni di imprese edili grazie alla denuncia delle vittime. «Faccio i miei complimenti e ringrazio le forze dell'ordine per l'ottimo lavoro svolto – ha aggiunto il primo cittadino – questi arresti sono un segnale importante per chi è vittima di un sistema estorsivo. Queste notizie testimoniano che denunciare è di fondamentale importanza e che all'atto della denuncia c'è una rete pronta a sostenere gli imprenditori che si ribellano».

AA breve il sistema di videosorveglianza in città sarà ulteriormente potenziato, grazie ad un finanziamento ministeriale ottenuto, che permetterà di acquistare altre 100 telecamere che vigileranno su aree periferiche e frazioni della città. «Sono state individuate le aree più a rischio e tra poco saranno tutte presidiate elettronicamente» conclude il primo cittadino.

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