Napoli, il Comune vuole interpretare i sogni dei dipendenti: ecco il singolare progetto “Dreaming”
L'interpretazione dei sogni ha molto a che fare con la tradizione partenopea, tanto da aver ispirato il teatro di Eduardo De Filippo da "Questi fantasmi" a "Non ti pago", e il cinema di Luciano De Crescenzo, con la memorabile scena in "Così parlò Bellavista" con le sorelle Nunzia e Nuccia Fumo. Molto spesso l'interpretazione dei sogni è legata all'individuazione dei numeri da giocare al Lotto, come dicevano le sorelle Fumo nel film: "Io quando voglio giocare chiedo a mia sorella di farsi un bel sogno, così il giorno dopo mi gioco 5 mila lire". Chissà se al Comune di Napoli avranno pensato a questo aspetto, magari per risanare la disastrata situazione economica dell'ente, quando hanno immaginato un progetto per l'interpretazione dei sogni dei dipendenti comunali. L'iniziativa, quanto meno singolare, si chiama "Social Dreaming" ed è stata promossa dall'Assessorato alle pari opportunità del Comune di Napoli retto da Francesca Menna.
L'iniziativa è inserita nel programma di "Marzo Donna 2021" la rassegna promossa ogni anno dall'amministrazione comunale, consiste in una serie di incontri via web che sono iniziati proprio in questi giorni e si concluderanno a Maggio. Il tutto è spiegato nella nota diffusa dal Comune di Napoli e pubblicato sul sito dell'amministrazione. Si tratta proprio dell'interpretazione dei sogni, come spiega la stessa assessora: "È una tecnica di lavoro di gruppo che valorizza il contributo che i sogni possono offrire alla comprensione, non solo del mondo interno dei partecipanti, ma soprattutto della realtà sociale ed istituzionale in cui gli stessi vivono". Il "social dreaming" è parte del programma per il benessere della persona promosso dal Comune di Napoli. A tenere gli incontri ci saranno degli esperti del settore, come la dottoressa Tiziana Liccardo del centro di inclusione attiva SINAPSI dell’Ateneo Federico II, che, come si legge sul sito del Comune, ha il brevetto "esclusivo" della tecnica e che fornirà gratuitamente il suo contributo. Il Comune di Napoli è "pioniere" in questo tipo di iniziative, infatti è il primo ente pubblico a sperimentare questo servizio per i propri dipendenti. Il coinvolgimento dei dipendenti è stato assicurato tramite una nota che è stata inviata a tutti i servizi comunali e municipali per permettere ai lavoratori di aderire in forma libera al progetto.
“Portare “ il Femminile” ed i valori e le modalità del pensiero femminile nell’ambito non solo nella sfera privata ma anche in quella pubblica significa portare un paradigma diverso – prosegue la nota della Menna – significa portare la cura, l’attenzione alla persone e delle sue relazioni proprio in quei nei luoghi nei quali passiamo la maggior parte del nostro tempo quotidiano". A partecipare al progetto saranno circa 60 dipendenti della macchina comunale. L'obbiettivo, ha sottolineato l'assessora, è quello di migliorare l'ambiente di lavoro e favorire il benessere dei dipendenti. Il "social dreaming" era già stato presentato dall'Assessore Menna come iniziativa di spicco del programma di Marzo Donna 2021, durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 8 marzo. "Abbiamo voluto fare qualcosa di concreto per far vedere cosa significa la risorsa del femminile nel mondo del lavoro" aveva detto l'assessore.