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Il Comune di Bacoli chiude American Auto, la concessionaria del tiktoker era senza autorizzazioni

Nell’albo pretorio del Comune di Bacoli pubblicata l’ordinanza di cessazione e chiusura attività della concessionaria del tiktoker Enrico Ioffredo.
A cura di Nico Falco
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Il Comune di Bacoli ha ordinato la chiusura della "American Auto", la concessionaria di Enrico Ioffredo, imprenditore e noto tiktoker che sul social network cinese conta oltre 100mila follower. Il provvedimento arriva a pochi giorni dal controllo della Polizia Metropolitana che aveva trovato e sequestrato alcune automobili con i contachilometri scalati e una vettura con telaio contraffatto e verosimilmente provento di furto; Ioffredo, che all'anagrafe si chiama Michele e non Enrico, era stato denunciato insieme alla moglie per ricettazione e frode in commercio.

La American Auto chiusa dal Comune

Nel corso del controllo erano emerse irregolarità anche dal punto di vista amministrativo: oltre ad alcuni manufatti abusivi, era stato accertato che l'attività funzionava in assenza delle dovute autorizzazioni e non aveva la Scia del Comune di Bacoli. Gli atti erano stati inviati al Comune di Bacoli, che oggi, 23 gennaio, ha emesso l'ordinanza, pubblicata anche nell'albo pretorio del comune del Napoletano, "di cessazione e chiusura attività sita in Bacoli alla via viale Olimpico, società AmericanAuto". Il numero di registro, si legge ancora, è il 135/2005 mentre ulteriori dettagli sono omessi in quanto si tratta di un "atto soggetto al trattamento della Privacy".

Le auto scalate nella concessionaria

Come anticipato da Fanpage.it, nell'attività di Bacoli la Polizia Metropolitana era arrivata il 13 gennaio scorso. Sotto sequestro erano finiti una Renault Capture con targa polacca e il cui numero di telaio era stato contraffatto; inoltre, tre vetture che, da successivi approfondimenti, sono risultate "schilometrate": una Fiat Panda (da 200mila a circa 125mila), un Fiat Grande Punto e una Audi Q7 (da 365mila km a circa 120mila).

Ulteriore aspetto al centro delle indagini, la formula di vendita pubblicizzata sui social: anticipo del 60% del prezzo (poi ridotto al 40%) e il resto in rate senza interessi tramite un accordo tra le parti sulla parola; si tratta di una modalità non contemplata dalla legge e di cui è stata informata la Guardia di Finanza.

Dopo la diffusione della notizia del controllo Ioffredo aveva risposto con un video su TikTok nel quale aveva fatto intendere che si trattasse soltanto di un equivoco, aveva sostenuto di essere in possesso delle regolari autorizzazioni e aveva aggiunto di avere già dato mandato ai suoi avvocati per chiarire la situazione.

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