Il codice degli spacciatori a Torre Annunziata: pizza e coca cola per droga e carabinieri
Mai fare riferimento esplicito alla droga, meglio usare esclusivamente parole in codice. Era l'imperativo delle bande di spacciatori sgominate oggi dai carabinieri e che erano attive, divise in cinque gruppi, tra Vico Equense, Castellammare di Stabia – Spiaggia, Boscoreale, Castellammare di Stabia – Tavernola e Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Il linguaggio in codice veniva utilizzato a Torre Annunziata, nel rione Penniniello, dove i gruppi acquistavano gli stupefacenti e doveva essere utilizzato anche dai clienti, che dovevano attenersi a quelle regole per intralciare le indagini.
Solo a Vico Equense incassi da 70mila euro al mese
Le manette sono scattate all'alba di oggi, 13 dicembre: 33 misure cautelari, delle quali 32 notificate stamattina e l'ultima nel primo pomeriggio, in esecuzione del provvedimento firmato dal gip di Torre Annunziata Fernanda Iannone (su richiesta della Procura, sostituto procuratore Emilio Prisco e procuratore Nunzio Fragliasso) al termine delle indagini condotte dai carabinieri di Sorrento sullo spaccio di stupefacenti nella Costiera sorrentina. Per le comunicazioni gli spacciatori utilizzavano telefoni cellulari dedicati. Secondo le stime soltanto la piazza di spaccio di Vico Equense, individuata come la prima base che forniva direttamente clienti della costiera, riusciva a fruttare fino a 70mila euro al mese e gestiva almeno 20 clienti al giorno.
Pizza e coca cola per indicare droga e carabinieri
La "pizza cruda" era, nel linguaggio criptato di spacciatori e clienti, la cocaina. Se era "cotta", invece, stavano parlando del crack. Ma le parole in codice non venivano usate soltanto per la merce: una pistola diventava un "trapano", mentre, se c'erano carabinieri in giro e quindi era necessario stare in guardia e far sparire gli stupefacenti, l'avviso era che "è sfiatata la coca cola".
Per le ordinazioni si restava nel mondo culinario: "40 minuti di cucinato" indicavano 40 euro di crack. In alcuni messaggi venivano usate anche solo le iniziali per indicare il tipo di droga: la "T" per la cocaina, che viene appunto tirata, sniffata, mentre per la marijuana, da fumare, la lettera da usare era la "F".