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Il clan di Pianura preparava l’attacco ai gruppi rivali dopo la morte del baby boss “Biscotto”

Rinvenuti a Pianura, Napoli Est, pistole e giubbotti antiproiettili: uno dei clan in lotta si sarebbe riarmato per attaccare frontalmente le altre cosche.
A cura di Nico Falco
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Il clan Carillo-Perfetto di Pianura era pronto a sfruttare il vuoto di potere conseguente alla morte del baby boss rivale, Antonio Gaetano detto Biscotto, e si era già riarmato per conquistare il quartiere a suon di omicidi. È una delle chiavi di lettura dietro il ritrovamento della santabarbara in via Torricelli, roccaforte degli eredi dei Marfella-Pesce: nascosti in due palazzi c'era tutto l'occorrente per armare paranze di killer da inviare contro il clan Marsicano e da usare per difendersi dalle influenze dei gruppi malavitosi di Bagnoli.

Faida di Pianura, il clan pronto all'offensiva di camorra

La morte di "Biscotto", apprende Fanpage.it da fonti investigative, avrebbe duramente colpito il clan Calone-Marsicano Esposito, che avrebbe perso il giovane reggente e potrebbe contare su pochissimi "soldati" liberi. E fortemente indeboliti sarebbero anche i loro alleati dei Vigilia di Soccavo, gruppo a cui era ritenuto vicino il 48enne Antonio Esposito, ucciso a Pianura agli inizi di marzo.

Il clan fondato da Alfredo "‘o Niro", inoltre, sarebbe impegnato anche su un altro fronte: starebbe fronteggiando l'avanzata dei Grimaldi, che negli ultimi mesi avrebbero cercato di riguadagnare terreno in questo contesto si potrebbero inquadrare i due agguati avvenuti nel giro di poche ore nel maggio scorso.

Lo scenario, insomma, sarebbe favorevole per i Carillo che, attualmente avvantaggiati sia numericamente sia militarmente, avrebbero cercato di sfruttare la situazione preparandosi ad uno scontro frontale per conquistare definitivamente l'egemonia criminale sul quartiere ed accaparrarsi il controllo sui traffici di droga, per i quali il quartiere della periferia ovest rappresenta un nodo strategico.

Antonio Gaetano, il 19enne ucciso
Antonio Gaetano, il 19enne ucciso

Nel fortino dei Carillo armi, droga e giubbotti antiproiettili

Il sequestro ieri mattina, quando gli agenti del commissariato di Pianura hanno ispezionato alcuni edifici di via Evangelista Torricelli, area dove vivono diversi pregiudicati legati ai Carillo-Perfetto. Nascosti dietro una controsoffittatura dell'androne di un palazzo c'erano una Beretta calibro 22 con otto cartucce, due giubbotti antiproiettile, 11 panetti di hashish (per 1,1 kg totali), una bustina con 12 grammi di marijuana, un involucro con 25 grammi circa di cocaina e un bilancino. Lungo la stessa strada, ma in un altro edificio, i poliziotti hanno trovato un nascondiglio dietro alcuni pannelli dell'ingresso: dentro c'erano una pistola calibro 9×19 con due cartucce. Nella parete perimetrale di un terzo edificio, infine, rinvenuti 75 proiettili di vario calibro.

La "picchiata" nel covo del clan Vigilia

Il sequestro di Pianura segue di poche ore quello messo a segno dai poliziotti del commissariato San Paolo a Soccavo, nella zona ritenuta sotto l'influenza del clan Vigilia. I poliziotti, controllando uno stabile di via Palazziello, hanno sorpreso Carmine Rubino, 21enne del posto con precedenti di polizia, con una rivoltella calibro 38 con 5 cartucce e matricola abrasa. Il ragazzo aveva anche due chiavi: una apriva un locale poco distante, dove sono stati rinvenuti 12 involucri con 96 grammi di cocaina, due bilancini di precisione, un fucile a canne mozze con 20 cartucce, un calciolo da fucile in legno, 118 cartucce, un passamontagna, dei vestiti e uno scooter rubato.

L'altra chiave apriva un appartamento dove erano custoditi 8 grammi di cocaina, un bilancino, due forbici, 4 cellulari, 129 euro e un monitor che trasmetteva le immagini di 4 telecamere installate intorno all'edificio, sulle scale e all'esterno dell'abitazione. Il 21enne è stato arrestato per porto di arma clandestina e denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e per ricettazione.

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