Il cinema Metropolitan di Napoli non diventerà supermercato: riconosciuto il vincolo storico
Il Cinema Metropolitan non diventerà un supermercato, né una sala scommesse, né tantomeno un parcheggio: dalla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale è arrivato lo stop, già annunciato nei mesi scorsi dal ministro Sangiuliano, in quanto sito di "interesse storico ed artistico", e dunque sottoposto a tutela. Si tratta di "un patrimonio fondamentale per l’offerta culturale del territorio", che "riveste un valore fortemente testimoniale per la storia culturale e sociale della città ed appare evidente che non può essere adibito ad utilizzi che rendano impossibili la percezione degli scopi per i quali è stato realizzato. Pertanto utilizzi finalizzati ad attività che esulano da quelle socio culturali sono da ritenersi non compatibili con la dignità del bene e lesive della sua immagine storica", si legge nel documento.
L’immobile denominato “Cinema Metropolitan” in via Chiaia n 149/a è dichiarato di interesse storico e artistico particolarmente importante ed è espressione di identità collettiva ai sensi dell’art. 7 bis del codice dei Beni Culturali e come tale è sottoposto a tutte le disposizioni in esso contenute
E dunque, "pericolo" scampato. Dopo la chiusura del cinema, c'era grande apprensione che potesse diventare in particolare una sala Bingo o forse un supermercato. Non sarà così. Soddisfazione è stata espressa da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che ha espresso "la propria soddisfazione e ringrazia pubblicamente il ministro Sangiuliano anche a nome dei circa 1.700 sottoscrittori della petizione online con la quale era stato chiesto l'intervento del ministero, al fine di evitare il rischio di chiusura dello storico cinema di via Chiaia". Plauso anche da Francesco Emilio Borrelli, deputato per l'Alleanza Verdi-Sinistra, che ha aggiunto: "abbiamo bisogno di più presidi culturali e non che ci tolgano quelli che abbiamo. Tra l'altro in questi mesi il cinema è in piena ripresa ed assurdo chiudere i pochi che abbiamo solo per fare ulteriori speculazioni sembra assurdo. Tra l'altro i gestori non avevano alcuna intenzione di dismettere l'attività e si sono trovati all'improvviso con l'immobile in vendita".