“Il Centro di produzione Rai di Napoli in questi anni ha fatto tanto. E a breve ci saranno novità”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo, da Antonio Parlati, capo del Centro di produzione Rai di Napoli, una riflessione sul futuro della struttura di viale Marconi.
Gentile Fanpage,
ho letto il commento su "Natale in Casa Cupiello" pubblicato il 27 dicembre scorso e devo dire che mi trova perfettamente d’accordo con quanto riportato su Vincenzo Salemme e la messa in scena dell’opera di Eduardo. L'unico neo che ho trovato è nella frase che chiude l'articolo «il centro di produzione della Rai di Napoli trascurato e in parte marginalizzato negli ultimi anni», in quanto, negli ultimi anni, in verità, è avvenuto esattamente il contrario.
Innanzitutto, volendo rimanere sul tema teatro in diretta, questa operazione è iniziata oltre 5 anni fa, nel 2019, con tre commedie per il ciclo “Il Bello della diretta” ("Di mamma ce n’è una sola"; "Sogni e bisogni"; "Una festa esagerata") per proseguire, sempre con Vincenzo, nell’aprile 2023 ("Napoletano? E famme ‘na pizza!").
Va però ricordato che il centro è stato anche quello che ha realizzato l’ultimo show televisivo in diretta dall’auditorium il giorno stesso del lockdown nazionale ("Una storia da cantare") e per primo ha ripreso la produzione della fiction ("Un posto al sole"), nell’immediato post-Covid, ed il primo ad essere andato in diretta nello stesso periodo con un programma di varietà dall’auditorium ("Made in Sud"), dovendo affrontare tutti i problemi legati alla necessità di gestire oltre quaranta comici, con tutte le stringenti precauzioni del caso.
In questi anni il centro, con continuità, realizza programmi di punta, assegnatigli dalla direzione produzione, per tutte le direzioni di genere distribuite sui vari canali Rai, da "Stasera Tutto è Possibile" (Rai2) a “Reazione a Catena” (Rai1), da “L’Anno che Verrà” (Rai1) a “Dilemmi” con Gianrico Carofiglio (Rai3) a “La Biblioteca dei Sentimenti” (Rai3), solo per citarne alcuni, non dimenticando le tante puntate realizzate con Alberto Angela fino alla straordinaria “Meraviglie” a Pompei con un unico piano sequenza di 2 ore e 10 minuti, inoltre il centro, con le sue squadre di esterna, è, tra le altre cose, un imprescindibile riferimento per tutte le produzioni della direzione Cultura (dai concerti, al teatro in tutto il mondo).
Ma non è tutto.
Da oltre un anno si è avviato un processo di rinascita della radio, sia attraverso un’operazione di adeguamento e ammodernamento della parte logistica e tecnica, sia con l’assegnazione al Centro di “Radio Live Napoli”, il cui palinsesto, composto da programmi realizzati da personale del Centro, con la partecipazione anche di giornalisti della Tgr Campania, può alimentarsi con le migliaia di contributi custoditi nell’archivio sonoro della canzone napoletana, di cui la sede campana è custode.
Negli ultimi due anni, grazie anche al coinvolgimento di Regione e Comune, Rai Com e Rai Pubblicità, il centro è stato sede della presentazione dei palinsesti Rai, manifestazione che prevede la partecipazione dei massimi vertici aziendali, dei maggiori investitori televisivi e la quasi totalità dei talent della TV pubblica, con una formula diversa dalle precedenti edizioni, proponendo una serata evento (in onda su Raiplay).
Oltre alle attività di produzione radiotelevisiva, la sede di via Marconi si è aperta sempre più al territorio, accogliendo iniziative culturali quali ad esempio “Scrittori per la Costituzione” con l’Istituto Scolastico Regionale o il "Premio Elsa Morante", presieduto da Dacia Maraini, giusto per citarne un paio.
E non finisce qui: altre importanti novità che riguardano il Centro di Produzione di via Marconi verranno presto comunicate.
Antonio Parlati