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Il Cdm delibera sospensione per il presidente dell’Agenas Enrico Coscioni

Il Cdm ha approvato una deliberazione motivata che autorizza l’adozione dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di sospensione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato una deliberazione motivata che autorizza il decreto di sospensione del professor Enrico Coscioni dalla presidenza dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. La decisione del Cdm, è arrivata nella giornata di oggi, martedì 4 giugno 2024, su proposta del Ministro della salute Orazio Schillaci, “ai sensi dell'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, numero 281”:

“Non essendo stata raggiunta l'intesa in Conferenza Stato-regioni entro il previsto termine di 30 giorni – si legge in una nota – il Cdm ha approvato una deliberazione motivata che autorizza l'adozione dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di sospensione del Presidente dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), professor Enrico Coscioni”.

Chi è Coscioni, l'ex consigliere alla Sanità di De Luca

Coscioni, 62 anni, campano, originario di Pagani, in provincia di Salerno, dal 2020 al vertice dell'Agenas, è stato in precedenza consigliere per la Sanità del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che lo aveva nominato nel 2015, all'atto dell'insediamento per il secondo mandato. De Luca non ha mai nominato un assessore regionale alla Salute, mantenendo sempre per sé la delega. L'incarico all'Agenas di Coscioni, di durata quadriennale, sarebbe scaduto tra 4 mesi. L'ipotesi di una possibile sospensione di Coscioni dalla presidenza Agenas, ad indagini non ancora concluse, circolata nelle scorse settimane, aveva scatenato la reazione indignata di De Luca, che aveva stigmatizzato: "La considero un’ennesima, quando dovesse concretizzarsi, prova di arroganza del potere e di violazione delle regole elementari della civiltà democratica".

Il caso del 62enne morto all'ospedale di Salerno

Il 6 marzo scorso, i carabinieri del Nas di Salerno hanno notificato a Coscioni un'interdizione dall'esercizio della professione medica – interdetti anche altri 4 sanitari che facevano parte dell'equipe – per 12 mesi, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Umberto Maddolo, 62enne deceduto nel 2021, a seguito di un intervento chirurgico al cuore di sostituzione aortica valvolare, eseguito all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, dove Coscioni era primario del Dipartimento di Cardiochirurgia. Nel corpo del 62enne dall'autopsia è emerso che fosse presente un lembo di garza di 8 centimetri.

L'interdizione ha comportato per Coscioni anche la sospensione dalla guida del dipartimento di Cardiochirurgia nell'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. Il gip aveva negato invece la richiesta dei pm di sospenderlo anche dalla funzione di presidente dell'Agenas, scelta confermata a maggio dal Riesame. Le indagini al momento sono ancora in corso e tutte le parti, quindi, avranno modo di difendersi e chiarire la propria posizione.

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