Il caso Eike Schmidt: il direttore del Museo di Capodimonte candidato sindaco a Firenze col centrodestra
Eike Schmidt è stato nominato direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli lo scorso gennaio, ma a breve potrebbe essere candidato sindaco per il centrodestra a Firenze, dove ha diretto per anni la Galleria degli Uffizi. È il caso che sta facendo discutere in questi giorni a Napoli, dove il Museo di Capodimonte, ex Reggia Borbonica, è considerata una delle istituzioni culturali più prestigiose della città, nonché uno dei maggiori poli attrattivi per il turismo. Schmidt, storico dell'arte di origine tedesca, con cittadinanza italiana dallo scorso novembre, al momento non avrebbe ancora ufficializzato la candidatura a primo cittadino di Firenze. Anche se, secondo i rumors, come riportato da Il Corriere Fiorentino, sarebbe ormai cosa fatta.
L'endorsement del centrodestra per la candidatura a Firenze
Ma ha già incassato l'endorsement del senatore Maurizio Gasparri, capogruppo al senato e responsabile nazionale Enti locali di Forza Italia, e di Marco Stella, coordinatore regionale del partito in Toscana. Ad appoggiarlo anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che sabato, nel corso di una sia visita al Palazzo Reale di Napoli, per l'inaugurazione della mostra su Tolkien, gli ha dato sostanzialmente il "nulla osta": "Tutti i cittadini hanno diritto a potersi candidare". I precedenti, del resto, non mancano, come ricordato da Sangiuliano, che ha citato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che è professore universitario della Federico II in aspettativa, l'ex premier Giuseppe Conte, Mauro Felicori, già direttore della Reggia di Caserta, oggi assessore alla Cultura in Emilia-Romagna, e Rosanna Purchia.
L'ipotesi di aspettativa al Museo di Capodimonte
Cosa succederà al Museo di Capodimonte nel caso di una candidatura a Firenze del suo direttore? È la domanda che a Napoli tutti si fanno. L'ipotesi, al momento, è quella di una lunga aspettativa da parte di Schmidt, mentre il Museo sarebbe gestito ad interim. Una soluzione prospettata nelle scorse ore dallo stesso Sangiuliano, che ha affermato:
"Abbiamo tanti dirigenti di valore e comunque noi seguiamo tutto, io stesso sono stato recentemente a Capodimonte per verificare lo stato dei lavori. A Napoli poi in questo momento c è una congiuntura particolare perché il direttore generale dei musei Massimo Osanna conosce bene Napoli, vive a Napoli ed è in grado di supplire per quello che è necessario. Il dottor La Rocca è napoletano e ha l'interim della Soprintendenza quindi il ministero è in grado di far fronte. Come quando è scaduto il mandato per Brera con l'interim della Cappelletti che ha fatto un ottimo lavoro, ed anche la direttrice Russo del Colosseo ha avuto l'interim. Insomma, non si chiude certo Capodimonte".
L'avvicendamento con Sylvain Bellenger
A Napoli Schmidt è approdato da poco. È arrivato lo scorso gennaio alla direzione del Museo di Capodimonte, che era stato guidato da 8 anni dal suo predecessore Sylvain Bellenger. Quest'ultimo ha segnato un momento importante per la rinascita dell'ex Reggia Borbonica, tanto da guadagnarsi il riconoscimento della proposta di cittadinanza onoraria approvata dal consiglio comunale, con la motivazione che: "durante il suo mandato come Direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger ha lavorato instancabilmente per promuovere mostre di alto livello, collaborazioni internazionali e iniziative educative per coinvolgere il pubblico e diffondere la conoscenza artistica".
La polemica politica con il Pd
Lo scenario della direzione ad interim per il Museo di Capodimonte, che potrebbe protrarsi anche per diversi anni, però, non piace al Pd e sta suscitando ampie polemiche in tutto il centrosinistra.
Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e cultura del Pd, non le manda a dire e in una nota afferma:
È inaccettabile l'uso che la destra fa delle istituzioni culturali come taxi di andata e ritorno. Capodimonte non è un piccolo museo, è una realtà prestigiosa che merita rispetto, come la città di Napoli. Il ministro Sangiuliano dovrebbe difendere le istituzioni culturali e non sdoganare la candidatura di Schmidt, avendolo comunque nominato poche settimane fa al Museo e Real Bosco di Capodimonte. La scelta della destra di puntare a Firenze sulla candidatura dell'ex direttore delle Gallerie degli Uffizi, che ha preso la cittadinanza solo a novembre, dimostra chiaramente che ciò che interessa alla destra sono solo le poltrone, non i cittadini, non la cultura, non le città.
Mentre Gennaro Acampora, capogruppo Pd in consiglio comunale, afferma:
Ringrazio ancora una volta la stampa che questa mattina ha dato evidenza e sostegno alla mia posizione sul futuro del Museo e Real Bosco di Capodimonte, luogo che sta a cuore a Napoli e al mondo, e per questo merita rispetto. Il ministro Sangiuliano liquida con cavilli semplicistici una questione che si sta trascinando vergognosamente da mesi. Il direttore Schmidt ha tutte le carte in regola per essere una grande guida, ci siamo soltanto permessi di chiedergli chiarezza nelle sue intenzioni e nelle sue azioni, cosa che purtroppo non è mai avvenuta.
E conclude:
Il ministro dice poi che "non si chiude certo Capodimonte" e che ci sono "tanti dirigenti di valore a supplire per quello che è necessario". Dovremmo addirittura ringraziarlo per questa straordinaria generosità? Come se un regime transitorio fosse un privilegio? Noi vogliamo semplicemente un direttore all'altezza, motivato, che programmi e porti avanti un lavoro di rilancio per i prossimi anni. Sono orgogliosamente uomo di governo, se per "governo" intendiamo il risolvere problemi e il creare opportunità per il nostro patrimonio e i nostri cittadini. Ma sono orgogliosamente di opposizione se ci sono scelte che rischiano di mettere un grande polo museale, un'area verde come poche in Italia e la dignità della nostra città in serie B.