
Napoli, 5 luglio 2022. Funicolare Centrale, Vomero. La comunicazione di interruzione parziale della linea (non ferma ad una stazione) è affidata ad un foglietto scritto al computer affisso su una M&m's gigante. La chiameremo Anm's? Scherzi a parte: ma può una azienda pubblica di trasporti della terza città d'Italia comunicare il proprio servizio in maniera così approssimativa, affidandosi all'inventiva dei poveri addetti al servizio che ogni giorno devono pensarne una per poter dare informazioni a centinaia di migliaia di persone?
Anm usa Twitter, Facebook e il suo sito internet per comunicare interruzioni, variazioni di linee e orari (metropolitana, funicolari, autobus e parcheggi di sua competenza). Non c'è una app apposita, ma pure se ci fosse a che servirebbe? Nelle stazioni della metro non funziona internet e non c'è wifi: spesso capita di sapere solo quando sei in stazione che i treni si fermano o non passeranno.
I display di stazione fanno a dir poco pena, sembrano appena usciti da una stazione dell'Est Europa durante la Guerra Fredda e non danno grandi informazioni. Non ci sono tabelle scritte a mano stile Tube di Londra, non ci sono opuscoli, non c'è uno sportello informazioni: i poveri addetti ai biglietti o i tabaccai di zona sono assediati da stranieri e italiani che chiedono lumi su orari e mezzi. Perfino Eav con la Circumvesuviana, la Cumana e la Circumflegrea fa meglio di Anm. Il Pnrr prevede molti fondi per l'ammodernamento digitale: qualche spicciolo di questi aiuterà a far entrare l'Azienda napoletana mobilità nel Duemila?

