“Il Capo della Municipale si è inventato la camorra”: sindaco di Pomigliano indagato per diffamazione
Il sindaco di Pomigliano d'Arco, Raffaele Russo, è stato raggiunto da un avviso di garanzia: l'indagine della Procura di Nola è partita a seguito delle parole pronunciate in riferimento al comandante della Polizia Locale, Luigi Maiello. Le ipotesi di reato, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, sono di diffamazione, con le aggravanti della reiterazione (articolo 81 del codice penale) e dei commi 3 ("l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità ovvero in atto pubblico") e 4 (offesa sia recata ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, oppure ad una sua rappresentanza o ad un'Autorità costituita in collegio).
I fatti risalgono al maggio 2023, durante la campagna elettorale, quando Lello Russo era candidato. Durante i comizi, secondo la Procura, il sindaco aveva in più occasioni profferito frasi ingiuriose nei confronti di Maiello. In una occasione lo aveva accusato di non occuparsi adeguatamente della gestione del traffico cittadino perché "dedito a fare lo sceriffo e a giocare a guardie le ladri" e aveva annunciato che, se fosse stato eletto sindaco, la Municipale avrebbe dovuto pensare al traffico e alla viabilità, "altrimenti qua sta la porta".
In altre circostanze, sempre riferendosi a Maiello (che ricopre il ruolo dalla precedente amministrazione), lo aveva definito "uno che non ha cervello", che "si è inventato la camorra per mettersi una medaglia di latta in petto, si è inventato il sacco edilizio per mettersi una seconda medaglia". Inoltre, sempre durante i comizi, Russo aveva insinuato dubbi sulla regolarità del concorso sostenuto da Maiello e, di conseguenza, sulla regolarità della sua assegnazione.