Il braccialetto elettronico segnala l’evasione per errore, i carabinieri piombano in casa e trovano la droga
I carabinieri sono piombati nella sua abitazione a seguito dell'allarme del braccialetto elettronico ma, quando sono arrivati, lui era tranquillamente in casa: nessuna evasione, si era trattato probabilmente di un falso allarme. Che ha, però, portato ugualmente alle manette: Arsenio Ascione, 18enne di Villaricca (Napoli), aveva una cinquantina di grammi di hashish e materiale per il confezionamento, è stato portato in carcere e dovrà rispondere di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Il giovane era stato arrestato in flagranza di reato nel novembre scorso a Roma, per estorsione aggravata commessa con un complice ai danni di una anziana, ed era stato sottoposto agli arresti domiciliari a Villaricca. La Vigilia di Natale era stato nuovamente arrestato, quella volta per evasione: aveva lasciato l'abitazione e andava tranquillamente in giro per le strade del comune del Napoletano; processato il giorno successivo, era stato condannato ad 8 mesi di reclusione con pena sospesa ed era quindi tornato ai domiciliari a Villaricca.
Quando il suo braccialetto elettronico ha lanciato l'allarme, che indica che la persona è uscita dal perimetro dell'abitazione, i militari si sono diretti verso l'appartamento credendo che fosse nuovamente evaso. Hanno invece constatato che, in realtà, il ragazzo non si era allontanato e che verosimilmente il segnale era stato inviato per un temporaneo malfunzionamento. Una volta in casa, però, i carabinieri hanno sentito un forte odore di hashish ed è quindi scattata la perquisizione: in una cassapanca è stata trovata una scatola con mezzo panetto di "fumo", per 44 grammi, 27 dosi della stessa sostanza, per un peso complessivo di 56 grammi, materiale per il confezionamento e 50 euro in banconote di piccolo taglio.