Il boss Contini a Villaricca durante la latitanza: case e aiuti dai Ferrara-Cacciapuoti
Il boss Edoardo Contini, capoclan e ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano, durante la sua latitanza avrebbe trovato rifugio a Villaricca, dove il clan Ferrara-Cacciapuoti avrebbe messo a sua disposizione due appartamenti, e da lì avrebbe continuato a guidare il gruppo criminale incontrandosi con gli altri boss. La circostanza emerge dall'ordinanza con cui il gip di Napoli ha disposto 19 misure cautelari, notificate stamattina dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza.
Nell'operazione scattata oggi è stato eseguito anche un decreto di sequestro per 11 società, riconducibili ai Ferrara-Cacciapuoti, notificato dai carabinieri. A parlare di Edoardo ‘o Romano è anche il collaboratore di giustizia Giuseppe De Rosa, che il 30 giugno 2015 aveva riferito agli inquirenti di avere più volte incontrato il capoclan durante la sua latitanza. Una delle case si trovava nei pressi della villa di Domenico Ferrara, a Villaricca, mentre un altro appoggio era nei pressi del Magic World, il parco divertimenti oggi chiuso.
Domenico Ferrara, ai vertici del clan bicefalo Ferrara-Cacciapuoti, secondo gli inquirenti faceva da collegamento tra il boss Contini e il reggente del clan, Patrizio Bosti, oltre che tra Contini e Bosti e il clan Mallardo di Giugliano. Racconta De Rosa:
Mimì Ferrara fa da tramite tra i vari gruppi. Questo lo so con certezza perché egli aveva questa specifica funzione allorquando sia Contini Edoardo sia Bosti Patrizio erano latitanti: andava dapprima da Contini Edoardo, prendeva l'imbasciata, si recava da Bosti Patrizio e gli riferiva il contenuto dell'imbasciata di Edoardo e viceversa; andava o faceva arrivare imbasciate di Contini e di Bosti a Giugliano ovvero ai Mallardo.