Il bolide del boss Esposito di Bagnoli: un’Audi R8 da 330 km all’ora per la latitanza
Se i poliziotti non gli avessero bloccato tutte le vie di fuga, probabilmente Massimiliano Esposito, ritenuto capoclan di Bagnoli e arrestato dopo un mese di latitanza, sarebbe riuscito a scappare ancora: si muoveva su una potentissima Audi R8, una macchina capace di raggiungere i 330 chilometri all'ora e con un'accelerazione da 0 a 100 in 3.7 secondi. Oltre venti anni di carcere già scontati, la prospettiva di una pesante pena per le nuove accuse, nulla ormai da perdere: ha ingranato la retromarcia e ha tentato di farsi largo ma inutilmente.
Il boss "Scognato" preso in hotel a Qualiano
Il blitz, condotto dai poliziotti della Squadra Mobile col supporto di quelli del commissariato di Bagnoli, è scattato nella notte scorsa. Gli agenti avevano individuato l'hotel di Qualiano come possibile rifugio dello "Scognato". Si tratta di una struttura che era già finita nelle informative di polizia, segnalata come frequentata dallo stesso boss e da persone a lui vicine.
La conferma che Esposito stesse usando quell'hotel come rifugio è arrivata dopo l'ispezione delle camere: in una di queste sono stati trovati effetti personali a lui riconducibili. Quindi, gli agenti si sono appostati e hanno aspettato. Fino a mezzanotte circa, quando il rombo del motore ha annunciato l'arrivo dell'Audi R8 nera con vetri scuri ed è scattata la trappola.
Il 53enne era disarmato, dopo il tentativo di fuga non ha opposto resistenza e non sono stati trovati documenti falsi. Ricercato dallo scorso 17 settembre, quando venne eseguita l'ordinanza contro 13 persone ritenute affiliate al clan, Esposito è gravemente indiziato di associazione mafiosa, detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, detenzione di armi – comuni e clandestine – e porto il luogo pubblico delle stesse, tutti reati aggravati dal metodo mafioso; viene ritenuto il promotore del gruppo criminale attivo a Bagnoli, nella periferia Ovest di Napoli.
L'auto già usata per fuggire ai controlli
L'automobile, intestata a un'altra persona, era già inserita nell'elenco di quelle da controllare: verosimilmente è stata reimmatricolata dopo essere stata presa a noleggio, probabilmente all'estero, e non restituita; è stata sottoposta a sequestro penale. Già nelle scorse settimane le forze dell'ordine si erano imbattute in quell'Audi, ma il guidatore era sempre riuscito a scappare: impossibile stargli dietro, questa volta i poliziotti hanno dovuto giocare d'astuzia per bloccarlo.