Il bilancio dei feriti dai botti di Capodanno 2025 a Napoli: bollettino del 1 gennaio
Il bilancio dei feriti nella notte di Capodanno 2025 a Napoli e provincia è di 36 persone finite in ospedale a causa dei botti. Il tragico bollettino fortunatamente non annovera morti. I feriti sono soprattutto persone che hanno arti lesionati (in qualche caso anche volto e occhi) per l'esplosione accidentale di petardi. Anche quest'anno, purtroppo, ci sono persone raggiunte di striscio da proiettili vaganti: non sono in pericolo di vita. Si tratta di due persone: un giovane, turista proveniente dall'Arabia Saudita (il più grave, ferito anche ad un polmone) e una ragazza napoletana, colpita di striscio al braccio da una pallottola.
Un 45enne italiano, invece, è stato trasportato in ospedale, per una grave ferita ad entrambi gli occhi ed è tuttora ricoverato. Un uomo di 60 anni, sempre italiano, è infine stato ricoverato per una grave lesione alla mano, con amputazione parziale di 3 dita, causata dall'esplosione di un petardo.
Il bilancio dei bambini feriti dai botti a Napoli
I feriti d'età minore a 18 anni sono 8: di loro 5 hanno un'età compresa tra 2 e 12 anni. Nessuno versa in condizioni gravi. All'ospedale pediatrico Santobono di Napoli ci sono un 12enne per ustioni al torace, dimesso con 7 giorni di prognosi; un bimbo di appena 2 anni con ustioni al torace e braccio sinistro, ricoverato in Chirurgia plastica con 14 giorni di prognosi; una bimba 10 anni per ustioni arti e ipoacusia, anch'ella ricoverata nel reparto di Chirurgia plastica con 14 giorni di prognosi.
E ancora: in ospedale un 14enne per ustioni arto superiore, dimesso con 7 giorni di prognosi; un bimbo di 9 anni per ferita al globo oculare, dimesso (7 giorni di prognosi), un bimbo 7 anni con ustioni all'arto superiore destro, dimesso con 7 giorni di prognosi.
La situazione negli ospedali a Napoli
Al pronto soccorso dell'Ospedale del Mare di Ponticelli, zona Est sono giunti feriti per danni alle mani e agli occhi, al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini, nosocomio della Pignasecca, centro storico, sono giunti un uomo della zona stabiese con una mano staccata dall'esplosione di un petardo. L'arto è stato amputato. Ricoverata anche una giovanissima, ferita all'occhio con un bengala (quei cannelli che si illuminano dopo l'accensione e si tengono in mano).
Una delle persone giunte al Pellegrini non si è ferito nella notte, ma in mattinata: ha raccolto un petardo inesploso. «Oggi non piove – spiegano in medici – ed è ancora più pericoloso perché spesso i ragazzini raccolgono botti inesplosi per usarli, con un rischio ancor maggiore». L'azienda dei rifiuti di Napoli già dalle prime ore del giorno ha avviato un'operazione straordinaria di pulizia anche allo scopo di arginare questo fenomeno.
I carabinieri provinciali di Napoli riferiscono di un episodio a Giugliano, in via Tolomeo, dove un proiettile vagante, probabilmente esploso durante i festeggiamenti, ha danneggiato la finestra di un appartamento bucando persiana e vetri, senza ferire nessuno.
Il giovane turista saudita ferito a Napoli
Il ferito più grave della notte di Capodanno partenopea ha 28 anni ed è un turista proveniente dall'Arabia Saudita, in vacanza a Napoli. È stato colpito da un proiettile alla spalla in una delle strade del quartiere San Carlo Arena, uno dei più popolosi della città. Portato all'ospedale San Giovanni Bosco, è stato trasferito d'urgenza in codice rosso al Cardarelli, dove resta ricoverato in terapia intensiva, ma non è in pericolo di vita. Il 28enne saudita ha riportato una ferita alla spalla. Ma le lesioni più gravi sono la perforazione del polmone e la frattura di una costola con foro di entrata ed uscita del proiettile.
L'altra ragazza ferita da arma da fuoco è una 23enne napoletana, colpita di striscio al braccio destro da un proiettile vagante. Per lei una prognosi di 10 giorni e le immediate dimissioni dall'Ospedale del Mare dopo le cure del caso.
Gli interventi dei Vigili del fuoco a Napoli
In Campania stanotte sono stati 90 gli interventi dei Vigili del Fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno. A livello nazionale c'è stato un incremento rispetto allo scorso anno (882 su 703). Il numero maggiore di interventi in Lombardia, dove sono stati 142.
Nel capoluogo campano quest'anno la percezione è stata quella che s'è fatto gran uso di botti ad alto potenziale, soprattutto in alcune zone della città: le periferie (Secondigliano, Ponticelli, rione Traiano e Pianura), parte del centro antico (Forcella e un'area dei Decumani), l'Arenella (zona Pigna, Collana). Nel primo pomeriggio del 31 dicembre a Napoli già si sparava. Alcune strade, come documentato da video amatoriali circolati in Rete, la circolazione veicolare era bloccata da batterie di fuochi pirotecnici esplose al centro della carreggiata. In via Tribunali pompieri in azione per l'incendio su un balcone, stessa scena a Secondigliano qualche ora dopo.
I feriti di Capodanno nel resto della Campania
Il bilancio ad oggi è di 54 i feriti in tutta la Campania, Napoli inclusa. I dati dei feriti sono in leggero aumento rispetto al 2023. In provincia di Caserta sono 9 le persone con lesioni: 8 lievi, mentre ad una persona ricoverata ad Aversa è stata amputata una mano.
Altre 6 persone hanno riportato ferite in provincia di Salerno. Ad un uomo è stata amputata una mano per l'esplosione di un petardo. In provincia di Avellino, 3 feriti, tutti lievi e già dimessi dal pronto soccorso di Sant'Angelo dei Lombardi. Nessun ferito, infine, a Benevento e provincia.
Le ripercussioni dei botti sulla qualità dell'aria
La quantità di polveri sottili generata nell'aria durante la notte di San Silvestro dalle migliaia di esplosioni, associata alle attuali condizioni meteo (assenza di vento, foschia e nebbia) ha determinato un crollo della qualità dell'aria in gran parte della Campania, visibile dalle varie applicazioni online specializzate sul tema.