Il belvedere di San Martino a rischio crollo. Abbandonata al degrado la Pedamentina
Il belvedere di Castel Sant’Elmo a rischio crollo. Da 6 anni sono fasciate nelle impalcature per scongiurare frane e cedimenti e proteggere le balaustre da un possibile collasso. Dopo la messa in sicurezza, nonostante le ripetute segnalazioni da parte di residenti, comitati, associazioni e della V Municipalità Vomero-Arenella alla Regione Campania, proprietaria dell’antico monumento che fa parte del beni demaniali regionali, i lavori di ripristino non sono arrivati. Il castello che è sede museale permanente, ospita peraltro, anche la sede della Soprintendenza del Polo Museale della Campania, che però non ha competenza sulle manutenzioni. Degrado anche alle scale della Pedamentina, sbarrate con delle transenne negli ultimi giorni dopo il maltempo che ha flagellato Napoli negli ultimi tempi.
I comitati: “Castel Sant’Elmo a rischio crollo”
A denunciare lo stato di degrado e abbandono di Castel Sant’Elmo è Antonio Pariante, presidente del comitato Santa Maria di Portosalvo: “Da anni – scrive – una fragilissima impalcatura di legno cerca di sostenere il muro di cinta del grande Castello di San Martino, ma finora non è stato effettuato alcun intervento di manutenzione e con le ultime piogge il rischio crollo è decisamente aumentato”. La fortezza medievale, che diede riparo ai martiri della Rivoluzione Partenopea del 1799, come raccontato da Vincenzo Cuoco, scelto dai repubblicani giacobini come ultima linea di difesa, necessiterebbe di un radicale intervento di manutenzione. La scorsa estate si è intervenuti con una nuova opera di messa in sicurezza, ma non basta. Anche il Comune di Napoli è al lavoro, con l’assessorato al Patrimonio, retto da Alessandra Clemente, per cercare di valorizzare l’area del Castello, da sempre meta turistica.