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Il 3 luglio la Chiesa ricorda San Tommaso: è anche uno dei protettori di Napoli

San Tommaso è citato nel Vangelo di Giovanni, e viene descritto come il più incredulo dei dodici apostoli. In realtà è l’unico dei dodici che dopo aver messo il dito nella piaga di Cristo, lo definì “Mio Dio e mio Signore”. Tommaso è il soggetto di un meraviglioso dipinto di Caravaggio, “L’incredulità di San Tommaso”, custodito in Germania.
A cura di Redazione Napoli
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"L'incredulità di San Tommaso", celebre dipinto di Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio
"L'incredulità di San Tommaso", celebre dipinto di Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio

San Tommaso viene presentato nel Vangelo di Giovanni come uno dei dodici apostoli. Viene descritto come il più incredulo di loro, quando afferma di credere solo se può toccare con le sue mani le piaghe del Costato di Cristo. San Tommaso dimostra che non è facile credere e non fa niente per fingere che lo sia. Tommaso in aramaico vuol dire gemello, non si sa cosa facesse per vivere, né la sua provenienza. Il Vangelo di Giovanni lo introduce quando Gesù decide di tornare in Betania dove è morto il suo amico Lazzaro, e anche se lo considera un viaggio molto rischioso, decide di seguirlo: Andiamo anche noi a morire con lui.

La storia di San Tommaso

Infatti, non si rende giustizia a San Tommaso se lo si ricorda solo per l'episodio in cui chiede di poter toccare le piaghe del Costato del Signore per credere. Sempre schietto, al punto da essere considerato testardo e forse anche impertinente, è grazie a lui che Gesù riassume tutto il senso della sua esistenza, quando afferma "Io sono la Via, la Verità e la Vita". San Tommaso compare tra i 52 santi patroni della città di Napoli., peraltro è il soggetto di un meraviglioso dipinto di Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio, "L'incredulità di San Tommaso", conservato in Germania, nella  Bildergalerie di Potsdam.

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