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Il 13 agosto la Chiesa ricorda Santa Filomena, il corpo è custodito a Mugnano del Cardinale

Santa Filomena è una delle sante più venerate del popolo napoletano. Le sue spoglie furono trovate nelle catacombe di Priscilla a Roma e spostate prima a Napoli e poi a Mugnano del Cardinale, dove sono ancora custodite nella chiesa della Madonna delle Grazie.
A cura di Redazione Napoli
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La vita di Santa Filomena è avvolta nel mistero. Tutto quello che si conosce della sua esistenza si desume dai resti ritrovati il 25 maggio del 1802 nelle catacombe di Priscilla a Roma e dalle rivelazioni di suor Maria Luisa di Gesù, terziaria francescana di Napoli, che chiese a Santa Filomena di rivelarle durante le sue visioni la sua vita e il suo martirio.

Per avere notizie sull'esistenza di Santa Filomena – che si celebra il 13 agosto – bisogna partire dalle tre tegole di terracotta ritrovate nelle catacombe di Priscilla a Roma, recanti la scritta "Pax tecum Filomena", ovvero "La pace sia con te Filomena". Inoltre, in accordo alle rivelazioni fatte a Suor Maria di Gesù, e poi approvate dalla Chiesa, Filomena era la figlia del re di Corfù. All'età di 13 anni, la giovane si recò a Roma con i genitori, che si erano convertiti al cristianesimo, per incontrare l'imperatore Diocleziano. Filomena aveva consacrato la sua verginità al Signore, ma l'imperatore si invaghì di lei.

In seguito al rifiuto della ragazza, l'imperatore la sottopone a una serie di persecuzioni dalle quali ella uscì sempre indenne, e alla fine le diede la morte con la decapitazione. Le reliquie della santa furono traslate per volere del sacerdote nolano Francesco De Lucia che accompagnando a Roma il vescovo di Potenza Monsignor De Cesare, chiese a Monsignor Ponzetti di poterle custodire. Ottenuto il permesso, esse furono custodite prima a Napoli e poi nella Chiesa della Madonna delle Grazie a Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino.

Però, in seguito alla pubblicazione delle Rivelazioni, rese note da Suor Maria di Gesù, si approfondirono gli studi sul suo martirio e sui ritrovamenti nelle catacombe. Questi dimostrarono che non vi era certezza alcuna che si parlasse di una santa, ma solo della tomba di una fanciulla vissuta ne IV secolo, cadde così la certezza del martirio e la Sacra Congregazione dei Riti nella Riforma Liturgica degli anni ’60 tolse dal calendario il nome di Filomena. Restano però chiaramente i miracoli avvenuti, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa.

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