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I treni garantiti in Campania e gli orari dello sciopero del 13 e 14 luglio 2023

Sciopero nazionale del trasporto ferroviario in Italia, anche in Campania corse a rilento tra il 13 ed il 14 luglio. Le fasce garantite da Trenitalia ed Italo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sciopero nazionale del trasporto ferroviario dal 13 al 14 luglio 2023: ad aderire saranno Trenitalia ed Italo, che da sole gestiscono la stragrande maggioranza del traffico ferroviario in Italia. A rischio non solo Frecce e Intercity, ma anche i treni regionali: in Campania, ad esempio, questi ultimi comprendono anche la Linea 2 della metropolitana di Napoli. Lo sciopero, che durerà 24 ore, riguarderà anche l'Alta Velocità.

Orari dello sciopero per i treni regionali in Campania il 13 e 14 luglio 2023

Lo sciopero, a livello nazionale, partirà dalle 3 del mattino del 13 luglio 2023 e durerà fino alle 2 del mattino del 14 luglio 2023. Orari che saranno "rispettati" anche a Napoli, come in tutta Italia. Si prevedono dunque pesanti problemi per pendolari e viaggiatori.

L'elenco dei treni regionali Trenitalia garantiti in Campania

Trenitalia ha un lungo elenco relativo ai treni regionali garantiti in caso di sciopero di 24 ore. L'elenco, disponibile qui, per quanto attendibile va comunque confrontato con i tabelloni elettronici delle stazioni e con i comunicati ufficiali che, nei giorni dello sciopero, aggiorneranno l'elenco delle corse garantite. Oltre al trasporto regionale, l'elenco comprende anche le tratte della Linea 2 della metropolitana di Napoli che va da Napoli San Giovanni – Barra fino a Pozzuoli.

L'elenco dei treni Italo garantiti in Campania

Anche Nuovo Trasporto Viaggiatori ha pubblicato un lungo elenco di corse garantite da Italo durante lo sciopero. L'elenco è disponibile qui, ed anche in questo caso è sempre consigliabile verificare le comunicazioni più recenti da parte dell'azienda di trasporto. Maggiori informazioni possono essere reperite anche sul portale di Italo.

Motivazioni e modalità dello sciopero

I sindacati sono tornati a chiedere, dopo il primo sciopero dello scorso 14 aprile in seguito al quale nulla sarebbe stato fatto, "un adeguato piano di assunzioni e una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi, un rilancio del settore manutenzione", ma chiedono anche di "ridare centralità alla rete vendita e assistenza ai passeggeri, investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi”. Invece, per quanto riguarda Italo, i motivi dello sciopero sono da ricercare nella "trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto a dicembre 2021" e che "ha subito a maggio, dopo undici mesi di serrato confronto, un brusco stop e rimane ad oggi in una fase di stallo negoziale e di distanza tra le parti, a causa dell'atteggiamento di indisponibilità e di netta chiusura da parte dell'azienda nel fornire risposte concrete alle richieste dei sindacati".

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