I terremoti nei Campi Flegrei sono aumentati e il suolo si sta sollevando più velocemente
Dal 2000 al 2020, in particolare a partire dal 2005, nei Campi Flegrei l'attività sismica è aumentata, così come è aumentata la velocità di sollevamento del suolo. Negli ultimi 20 anni, dunque, nella caldera del supervulcano – considerato uno dei più pericolosi al mondo – si sono registrati più terremoti e un aumento del bradisismo, fenomeno che contraddistingue l'area dagli anni Cinquanta. A rivelarlo un recente studio dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e le Università di Buffalo, Tufts e Penn State, negli Stati Uniti.
Lo studio, denominato Data analysis of the unsteadily accelerating GPS and seismic records at Campi Flegrei caldera from 2000 to 2020 è stato recentemente pubblicato sulla rivista specializzata Scientific Reports di Nature. I ricercatori hanno comparato i dati raccolti nel periodo 1983-2000 e quelli raccolti tra il 2000 e il 2020 e hanno osservato che, negli ultimi 20 anni, in particolar modo a partire dal 2005 e ancora dal 2011, nella caldera dei Campi Flegrei i terremoti sono aumentati e, insieme a loro, anche la velocità di sollevamento del suolo.
"Le nostre analisi mostrano un aumento della velocità del sollevamento del suolo e un aumento della frequenza di accadimento dei terremoti a partire dal 2005. Il 90-97% del loro incremento è stato registrato dopo il 2011 e il 40-80% dopo il 2018. Il sollevamento del suolo sta tuttora proseguendo e nel mese di ottobre 2022 presso la stazione del Rione Terra di Pozzuoli lo spostamento verticale rispetto ai valori registrati nel 2005 ha raggiunto circa 100 cm, così come riportato nei Bollettini periodicamente emessi dall’Osservatorio Vesuviano" ha detto Flora Giudicepietro, ricercatrice dell'Ingv e coautrice dello studio.