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Guerra in Ucraina

I profughi della guerra in Ucraina andranno al Centro di accoglienza a Marechiaro: piano di accoglienza a Napoli

Piano in Prefettura, il sindaco Manfredi: “A Napoli la maggior parte dei profughi dall’Ucraina. Hub all’Ospedale del Mare, poi lo smistamento ai centri”
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli la maggior parte dei profughi dall'Ucraina. Già allestito un centro di accoglienza con 60 posti a Marechiaro, ma ci sarà una rete in tutta l'area metropolitana. Ecco i primi risultati del piano per i rifugiati discusso stamattina in Prefettura a Napoli. Al vertice ha preso parte il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: "Prevediamo che il Comune di Napoli – spiega il primo cittadino – rappresenterà il luogo dove arriverà la maggior parte degli ucraini che vorranno arrivare in Campania. Lavoreremo a valle dell'arrivo delle persone dall'Ucraina.

Se immaginiamo che la comunità ucraina è costituita da decine di migliaia di persone ci aspettiamo che l'afflusso di profughi possa essere molto ampio. Per questo, di concerto con la Prefettura, metteremo in campo iniziative possibili per garantire il massimo sostegno umanitario alla popolazione che sta soffrendo questa situazione drammatica di guerra e garantire a donne e bimbi ospitalità e assistenza tipica dei nostri territori".

Hub all'Ospedale del Mare per i profughi, poi nei centri

I rifugiati, per i quali il Governo italiano, attraverso il ministero degli Interni, sta predisponendo anche i permessi di soggiorno temporanei per la guerra, saranno prima accolti presso l'hub dell'Ospedale del Mare, dopodiché saranno smistati presso i centri di accoglienza sui territori.

Spiega Manfredi:

Dopo la presenza nell'hub dell'Ospedale del Mare il Comune provvederà alla collocazione definitiva. Abbiamo già aperto la struttura di Marechiaro che garantirà una 60ina di posti subito disponibili.

Insieme alla Caritas e alle organizzazioni laiche religiose presenti in città stiamo organizzando la sistemazione in posti letto per donne e bambini e per il ricongiungimento familiare.

Un lavoro che faremo assieme con i Comuni della città metropolitana e all'Anci per fare una rete di accoglienza nell'area metropolitana di Napoli. Una rete solida e robusta.

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