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I poliziotti ambientali notano qualcosa su un albero e scoprono un sito segreto per i rifiuti tossici

Il sito di stoccaggio nascosto da mura, reti metalliche e cancelli. Scoperto dagli agenti grazie ad un dettaglio su un albero.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Gli agenti della Polizia Ambientale di Napoli in perlustrazione notano qualcosa di strano su un albero. Si avvicinano per capire di cosa si tratti e fanno una scoperta. Nascosto dietro un alto muro in cemento, completamente recintato con una rete metallica e chiuso da un cancello in ferro, c'è un sito di stoccaggio e di lavorazione di rifiuti pericolosi e tossici completamente abusivo, All'interno, gli agenti trovano anche due persone intente a lavorare il materiale per separarlo e smaltirlo. A quel punto scatta il blitz. I due vengono denunciati. Tutto il materiale sequestrato.

È accaduto ieri, nel quartiere di Pianura, nell'area occidentale di Napoli. In azione gli agenti dell'Unità Operativa Tutela Ambientale della Polizia Locale di Napoli che stavano perlustrando un’area agricola nella zona gestita da due soggetti pregiudicati. I caschi bianchi hanno scoperto un centro segreto per la gestione abusiva di rifiuti. L'area era nascosta e poco accessibile.

Il sito di stoccaggio nascosto da mura e reti

Semi-invisibile, tra la vegetazione. Su alcuni alberi di alto fusto, ad un certo punto, gli agenti hanno notato qualcosa di strano: delle membrane di guaina bituminosa appese ai rami. Hanno deciso così di indagare. Dopo alcune ore di appostamento, sono arrivati due uomini pregiudicati, già noti agli agenti, che sono entrati nel sito dove avevano realizzato una vera e propria discarica per la gestione, la raccolta e lo stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

La scoperta grazie ad un dettaglio su un albero

I due, sorpresi mentre trituravano inerti da demolizione, avevano realizzato nell’area di 300 metri quadrati, completamente recintata con un alto muro in cemento, rete metallica e con un cancello in ferro un sito di stoccaggio di numerosi cumuli di rifiuti accatastati sul terreno: sia rifiuti non pericolosi, costituiti da materiali ferrosi di vario genere, imballaggi in legno, plastica, RAEE, sia rifiuti notevolmente pericolosi, come guaine bituminose, manufatti in amianto e alcune bombole del gas.

Interrotte le operazioni illecite, i due soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Napoli per reati ipotizzati dal punto di vista ambientale perché in concorso tra loro avrebbero effettuato una gestione (raccolta, stoccaggio e smaltimento) di rifiuti speciali pericolosi, non pericolosi e RAEE. L’intera area è stata sottoposta a sequestro al fine di consentire il corretto smaltimento dei rifiuti presenti attraverso una rete integrata ed adeguati di impianti di smaltimento.

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