I Nas in ristoranti, pescherie e lidi: 900 kg di cibo sequestrati e 8 attività chiuse in due mesi
In meno di due mesi i carabinieri del Nas hanno sequestrato quasi una tonnellata di cibo, segnalato all'autorità amministrativa 61 titolari di attività di somministrazione e vendita di alimenti e contestato sanzioni per 130mila euro: è il bilancio dei controlli messi in atto dai militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità nell'ambito della campagna "Estate tranquilla" e che, da fine maggio e fino agli inizi di luglio, si sono tradotti in 150 interventi.
Le verifiche sono state svolte in tutta la provincia di Napoli e hanno interessato attività di vario genere, legate al mondo turistico e della ristorazione: ristoranti, aziende agrituristiche e pescherie, ma anche camping e lidi balneari. Nelle prossime settimane i controlli andando avanti sia in campo alimentare sia sanitario, per garantire il massimo livello di sicurezza a tutela dei cittadini soprattutto nel periodo estivo. Per 8 strutture è scattata la chiusura immediata: è stato accertato che venivano cucinati e somministrati prodotti privi di tracciabilità e in scarse condizioni igieniche.
Sugli alimenti sequestrati, 900 chili in totale tra carne e pesce, sono state riscontrate diverse irregolarità che vanno dalla tracciabilità allo stato di conservazione. Il personale del Nas ha inoltre eseguito numerosi campioni di alimenti per le analisi di laboratorio: quelli provenienti da prodotti a base di carne saranno esaminati per la ricerca del virus PSA, ovvero quello che provoca la peste suina africana, innocua per l'uomo ma con conseguenze disastrose per animali selvatici ed allevamenti suini; i campioni provenienti da prodotti ittici, invece, erano stati immersi in acqua non certificata e quindi verranno esaminati per il rischio di contaminazione da batteri di escherichia coli.