I medici di base: “Mascherine restino obbligatorie nei nostri studi per tutelare fragili”
L'obbligo delle mascherine dovrebbe essere mantenuto non solo negli ospedali e nelle Rsa, come disposto dalla Regione Campania, ma anche negli studi dei medici di famiglia. È quanto sostiene la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), che replica alle disposizioni regionali sottolineando la necessità di proteggere soprattutto i pazienti fragili che, tolto l'obbligo delle mascherine negli studi, sarebbero più esposti al rischio contagio.
Oggi il presidente Vincenzo De Luca ha firmato l'ordinanza (entrerà in vigore domani) che rende obbligatorie le mascherine nelle Rsa e negli ospedali fino al 30 novembre; l'uso dei dispositivi resta invece "fortemente raccomandato" ma non obbligatorio all'interno dei mezzi di trasporto.
"I nostri studi – dicono Corrado Calamaro e Luigi Sparano – sono invece dei luoghi nei quali è essenziale preservare non solo il distanziamento, ma anche evitare il contagio. Quella di eliminare l'obbligo di uso della mascherina non può essere una decisione politica, ma dev'essere demandata in ultima analisi ai medici stessi, che ben conoscono i rischi e le fragilità dei propri pazienti. Solo gli stessi medici di medicina generale possono rilevare le condizioni in cui sia necessario o meno l'uso di dispositivi".
Per questo motivo i medici aderenti alla FIMMG continueranno a chiedere che all'interno degli studi venga consentito l'accesso soltanto se, come accaduto fino ad ora, si è muniti di mascherina. "La battaglia contro il Covid non può essere considerata conclusa – continuano i due rappresentanti – ritenere che lo sia sarebbe un grave errore. Tantomeno si deve abbassare la guardia in vista dell'epidemia di influenza di stagione".