I luoghi dell’Amica geniale: dal libro alla serie tv sulle orme di Lila e Lenù
Se vedete affissi ai muri della città i manifesti elettorali del vecchio Partito Comunista, no non è una beffa di qualche nostalgico, se vedete vecchie radio, elettrodomestici scintillanti in vetrine, accompagnati da slogan e immagini ritraenti felici casalinghe intente ad inamidare camicie e colletti, no non è un affronto alle femministe e ancora se vedete auto d'epoca tirate a lustro no non è un raduno di appassionati. Se Napoli di improvviso vi sembra tornata agli anni '50, allora sì vi trovate dentro un film o meglio sul set della serie televisiva del primo libro della fortunata tetralogia di Elena Ferrante "L'Amica Geniale" per la sceneggiatura di Saverio Costanzo. Una troupe di 150 persone, 20mila metri quadrati di set costruiti in oltre 100 giorni di lavorazione, 14 palazzine, 5 set di interni, una chiesa e un tunnel, 1500 costumi tra realizzazioni originali e di repertorio.
Questi i numeri di quello che si annuncia essere un grande successo di pubblico e per gli stessi lettori che hanno amato e seguito le vicende di Lila e Lenù, le due amiche protagoniste dei romanzi che attraversano la storia (si parte dagli anni ‘ 5o per arrivare ai giorni nostri) e le storie di bambine dapprima, adolescenti poi e infine donne e mamme. Insomma quello che fino ad ora era solo su carta, ora trova trasposizione visiva con grande fedeltà ai luoghi e dovizia di particolare, quindi da Ischia a Caserta, passando per il centro storico di Napoli, al Lungomare per giungere poi alle principali gallerie e palazzi della città, ecco quali sono i principali luoghi interessati dalle riprese della serie che in questi giorni sta riportando la città indietro nel tempo, come in un romanzo o meglio come in uno di quelli che allora si chiamava "sceneggiato televisivo". Se conosci altri luoghi della città interessati dalle riprese, segnalaceli.
Piazza del Plebiscito
Sono perlopiù Fiat rosse, gialle, bianche, alcune hanno il nome in evidenza come la Balilla rigorosamente bicolore, o la 750 verde acqua e sono tutte schierate in bella mostra a Piazza del Plebiscito. No non si tratta di un raduno di auto d'epoca ma del set della serie che per l'occasione ha ricreato la piazza come era un tempo negli anni '50 quando l'autobus fermava proprio lì davanti e le auto erano parcheggiate in piazza.
Palazzo Gravina
Qui tra le aule della Facoltà di Architettura, a Palazzo Gravina verranno ricostruite le aule della scuola anni '50 frequentata dalle due protagoniste con classi rigorosamente divise tra maschi e femmine e dove un ruolo di primo piano sarà svolto dalla Maestra Oliviero che sarà una vera e propria guida per Lenù e la spronerà a continuare negli studi.
Piazza dei Martiri
Nel salotto buono della città, là dove si compie una sorta di "riscatto sociale". Sarà proprio a Via Chiaia che Lila aprirà il negozio di calzature alla moda, dove le tendenze del tempo iniziano a farsi avanti e dove la giovane donna avrà modo di mettere in atto tutta la sua creatività.
Corso Umberto
È qui che Lila acquisterà il suo abito da sposa per le nozze con Stefano. La zona all'epoca era meglio conosciuta come il Rettifilo così chiamata per la sua lunghezza dato che è lunga 1,3 chilometri, inizia da piazza Bovio e prosegue dritto fino a piazza Garibaldi, oltrepassando piazza Nicola Amore, intitolata al sindaco che fu l'artefice del risanamento.
Port'Alba
Tra gli scaffali delle storiche librerie di Port'Alba che hanno fatto la storia di Napoli. E' qui che Lenù ottiene il suo primo impiego come aiutante di un libraio in un'afosa estate in città ed è qui che cresce la sua passione per i libri che la porterà poi a diventare da lettrice una scrittrice di successo.
Biblioteca Nazionale
La Biblioteca Nazionale di Napoli. Un luogo affascinante e ricco di cultura che non poteva non essere uno dei set della serie. E quindi qui sarà facile ritrovare Lenù intenta a studiare e a fare ricerche per i suoi libri ma anche la stessa Lila che in seguito si troverà a vagare per la città, tentando di ricostruire il suo dolore per la scomparsa della figlia attraverso uno studio frenetico.
Lungomare
Perché alle origini si torna sempre ed è qui sul lungomare che dopo avere vissuto in tante altre città, che Lenù tornerà con le sue figlie, nella sua Napoli, per far vedere loro la bellezza del Vesuvio, del mare, di quella città da cui era fuggita e che ha amato e odiato allo stesso tempo, respinto e riaccolto.
Galleria Principe
Una vera e proprio galleria commerciale come era un tempo. Per le riprese della serie televisiva dei romanzi della Ferrante, la Galleria Principe di Napoli è stata trasformata secondo la moda dell'epoca. Ecco quindi comparire al suo interno le vetrine del negozio di abbigliamento Eddy Monetti, firma di spicco della moda partenopea, così come non manca il negozio di elettrodomestici con tanto di televisore prima maniera, in vendita a 245 lire, le splendide radio in radica, nonché i primi frigoriferi.
Caserta
Il "Rione", quasi una città a parte. Quello che nel libro sembra essere la zona di Gianturco, sul set viene trasferito nell'ex area industriale dismessa di Saint Gobain a Caserta. Qui sono stati ricostruite le abitazioni, ben sei edifici, le strade, la facciata della chiesa e tutti gli altri dettagli che costituiscono il quartiere che vede crescere le due protagoniste.
Ischia
La cura del mare, l'aria buona. La cosiddetta "villeggiatura" spesso prescritta dai medici stessi che consigliavano alle pazienti un po' di sana vacanza per curare i mali ed è proprio l'isola verde, la bella Ischia in cui Lila, la madre e Lenù vengono per il mese di luglio, a bordo della carrozzella che dal porto ti porta a casa, correndo sulla spiaggia infinita, mangiando il gelato la sera e scoprendo baci proibiti nel mare alto.