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I funerali di Luigi Cammisa ucciso a 29 anni domani a Sant’Antimo, lutto cittadino e corteo funebre

Il sindaco di Sant’Antimo, Massimo Buonanno, ha proclamato lutto cittadino per il 14 giugno 2023. I funerali di Cammisa al Santuario di Sant’Antimo Prete e Martire alle 12,30.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lutto cittadino a Sant'Antimo in occasione dei funerali di Luigi Cammisa, il 29enne, padre di due figli, ucciso giovedì scorso a colpi di pistola in piazzetta Sant'Antonio, mentre si recava al lavoro. Per l'omicidio è accusato il suocero, il 44enne Raffaele Caiazzo, attualmente nel carcere di Poggioreale, indagato anche per l'omicidio della nuora, Maria Brigida Pesacane, 24enne, avvenuto poco dopo. Il sindaco di Sant'Antimo, Massimo Buonanno, ha proclamato per la giornata di domani, 14 giugno 2023, il lutto cittadino per le esequie di Cammisa, che si terranno alle 12,30, al Santuario di Sant'Antimo Prete e Martire. Alla fine della funzione è stato autorizzato un corteo funebre che, dalla piazza della Repubblica, accompagnerà la salma del 29enne fino al cimitero.

I funerali di Maria Brigida, invece, avverranno a Melito di Napoli, comune del quale era originaria, attorno alle 16,30, presso la Chiesa Santa Maria delle Grazie. In questo caso il Comune di Melito, commissariato, non ha autorizzato il corteo funebre dalla casa alla chiesa, per motivi di pubblica sicurezza. Il sindaco di Sant'Antimo, Massimo Buonanno, ha manifestato la vicinanza dell'amministrazione comunale alla famiglia che è stata colpita da questo tragico evento: "Si invita la cittadinanza tutta ad evitare comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino e con il dolore dei familiari".

Ieri mattina, la Procura di Napoli Nord ha conferito l'incarico al medico legale per gli esami autoptici presso l'ospedale di Giugliano in Campania. Entrambe le vittime, secondo i primi accertamenti, sarebbero morte dopo essere stati feriti da colpi di pistola. Cammisa sarebbe stato raggiunto, secondo le prime ricostruzioni, da 7 proiettili. Maria Brigida da 5. Gli investigatori cercano ancora l'arma del delitto. I carabinieri hanno ritrovato e sequestrato il cellulare di Caiazzo, dal quale potrebbero emergere elementi utili a chiarire il quadro indiziario.

Caiazzo, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe avuto un'ossessione per una presunta relazione extraconiugale tra i due cognati e la volontà di salvare l'onore dei propri figli gemelli, rispettivamente sposati con le vittime Luigi e Maria Brigida. Dalle dichiarazioni dei figli di Caiazzo e della moglie, è emerso poi che Caiazzo pare si fosse invaghito di Maria Brigida.

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