I funerali di Filomena Galeone, uccisa dal figlio adottivo 17enne a Napoli
Oggi si sono tenuti a Santa Maria la Fossa (Caserta), suo paese d'origine, i funerali di Filomena Galeone, la dirigente dell'Asl Napoli 1 uccisa a coltellate mercoledì scorso nella sua abitazione al centro di Napoli, a Mezzocannone, dal figlio adottivo di 17 anni. Incredulità e sgomento: «Non ci sono addii per noi. Ovunque tu sia, sarai sempre nei nostri cuori» è scritto su un manifesto dalle sue ex compagne di scuola, apposto all'esterno della chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo.
Il vedovo della donna, anch'egli stimato professionista, ha continuato a ripetere più volte la frase: «Cosa mi doveva capitare». Nel corso dell'omelia don Pasquale Buonpane, amico d'infanzia della donna, ha ricordato commosso la dottoressa, sottolineandone la disponibilità verso il prossimo e il grande amore verso la famiglia e il figlio: «È morta per troppo amore. Ha amato fino al sacrificio supremo».
Ieri è stato convalidato il fermo del 17enne: il giovane è accusato di omicidio aggravato; il gip ha disposto per l'applicazione della misura cautelare in istituto di pena minorile. L'omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite tra la donna e il ragazzo, che la coppia aveva adottato da piccolo. La vittima avrebbe rimproverato il figlio di avere speso un centinaio di euro per ricaricare l'account di gioco sulla PlayStation. La polizia era intervenuta nel pomeriggio in via Rampe San Giovanni Maggiore, traversa di via Mezzocannone, allertata da diversi passanti che avevano visto il ragazzo affacciato al balcone con mani e viso sporchi di sangue.