I fratelli Esposito ristrutturano il campetto dove sono diventati campioni: “Qua si impara a vivere”
Lo avevano promesso e lo hanno realizzato. Era il campetto dove hanno mosso i primi passi e hanno dato i primi calci al pallone, nella periferia di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli. Poi sono diventati tutti calciatori professionisti come il padre Agostino. Ma da anni quel campo era in stato di totale abbandono. Restituirlo alla città era il minimo per Francesco Pio, Sebastiano e Salvatore Esposito, calciatori di Spezia ed Empoli.
All'inaugurazione del campetto, riqualificato a spese della famiglia e ristrutturato con attrezzature e materiali che fanno invidia ai più blasonati centri sportivi, mancava solamente Francesco Pio, anche lui giocatore dello Spezia in prestito dall'Inter, perché impegnato con gli azzurrini della Nazionale U21 che dovranno affrontare il doppio test contro Francia e Ucraina.
"Era il minimo che potessimo fare – spiega Salvatore – per una comunità che ci ha dato tanto. Spero che tanti giovani possano passare qui molto tempo, sarà un campetto aperto a tutti". Visibilmente commosso papà Agostino, anche lui ex calciatore e allenatore, che si è detto orgoglioso dell'iniziativa portata avanti dai suoi figli: "Lo avevano promesso e lo hanno fatto – racconta Agostino – non potrei essere più orgoglioso. Dobbiamo togliere i bambini dalla strada, dal computer, dalla Playstation e dai telefoni, devono giocare, giocare e ancora giocare. Tutto quello che io e i miei figli abbiamo imparato qui ce lo siamo portati dietro e ce lo porteremo per tutta la nostra carriera".
A margine della cerimonia, culminata in una partita inaugurale alla quale ha preso parte anche la famiglia Esposito, i calciatori si sono concessi agi abbracci dei tanti amici e tifosi presenti all'evento, firmando autografi e scattando foto e selfie. Visibilmente emozionati per un luogo che sperano possa far nascere altri campioni.