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I disegni dei bimbi dell’antica Roma trovati nell’Insula dei Casti Amanti nel Parco di Pompei

Scoperta eccezionale: i disegni a carboncino eseguiti da alcuni bambini in un cortile di servizio nell’antica Pompei.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Da martedì 28 maggio, apre al pubblico l'Insula dei Casti Amanti nel Parco Archeologico di Pompei, ma non solo: in un percorso sopraelevato su passerelle sospese, oltre ad osservare dall'alto l'intera insula, si potranno vedere anche le varie domus come quella dei Pittori al lavoro e quella del Cenacolo colonnato. Vi si potrà accedere tutti i giorni dalle 10.30 alle 18, ed osservare dall'alto dunque il complesso "rione" di Pompei sepolto dall'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo così come tutta la piana costiera che da Ercolano arriva fino a Stabia. Di tutto questo ne ha parlato anche Alberto Angela nella trasmissione televisiva "Pompei. Le nuove scoperte", uno Speciale di “Meraviglie” prodotto da Rai Cultura in collaborazione con il Parco Archeologico e il Ministero della Cultura e in onda lunedì 27 maggio alle 21.25 su Rai Uno.

Ma tra le scoperte recenti al suo interno c'è anche qualcosa di particolarmente emozionante: i disegni a carboncino eseguiti da alcuni bambini in un cortile di servizio. Sono ancora là, ben visibili, sopravvissuti al tempo e all'eruzione. Un po' come gli scheletri dei muli di un panificio, abbandonati durante la fuga verso il mare degli abitanti e ritrovati nella stalla, così come i corpi di due persone, forse schiavi, travolti dalla caduta di un muro mentre cercavano di mettersi in salvo durante l'eruzione. In tutta Pompei, come nella vicina Ercolano, queste storie sono molto più comuni di quanto si pensi, e sono riemerse dopo quasi duemila anni quasi perfettamente intatte.

Piccole storie della vita comune di tutti i giorni nella "periferia" dell'Impero Romano, che in quel periodo aveva ormai abbandonato le istituzioni repubblicane per quelle imperiali: formalmente, la gestione dello Stato era ancora una Res Publica, ma di fatto era diventato un Imperium, ovvero uno Stato gestito da un unico uomo al comando. All'epoca dell'eruzione, l'imperator era Tito Flavio Vespasiano, più noto come Tito per distinguerlo dal padre, anch'egli Tito Flavio Vespasiano e per questo chiamato solo Vespasiano. Fu proprio quest'ultimo ad usare per la prima volta il termine di imperator, usato solo in ambito militare per indicare il comandante dell'esercito anche per indicare il "capo" dello stato. E da allora i due termini divennero sinonimi.

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