I Coldplay dedicano un documentario a Napoli un anno dopo il concerto al Maradona: “Tutto passa”
"Tutto passa". Una sorta di parafrasi del "Tutto scorre" – panta rei – attribuito ad Eraclito. Ma anche una filosofia di vita, un modo per esorcizzare i drammi e la paure e ricordarsi che anche i periodi più sfortunati sono passeggeri. È proprio questo, "Tutto passa", il titolo del mini-documentario che i Coldplay, la band britannica tra le più famose al mondo, ha voluto dedicare a Napoli, a quasi un anno di distanza dal doppio concerto del giugno 2023 allo stadio Diego Armando Maradona.
L'occasione per la presentazione di questo documentario dedicato al capoluogo campano è il lancio del canale broadcast dei Coldplay su Instagram; proprio sul social di Meta, la band ha pubblicato il video-tributo a Napoli. Il documentario alterna le immagini del gruppo sul palco del Maradona a immagini di vita quotidiana a Napoli, di quelle che siamo abituati ormai a vedere sui social, anche con una certa ridondanza: ragazzi sugli scooter che sfrecciano tra i vicoli, bambini che si tuffano sul Lungomare, e colui che, probabilmente, dà il nome al video. Proprio sul Lungomare, nell'emiciclo di via Nazario Sauro, c'è un uomo che, all'alba della bella stagione, è solito prendere il sole: sul petto, sempre abbronzato, quasi bruciato dal sole, campeggia un tatuaggio, una scritta: "Tutto passa", appunto.
Nel documentario dei Coldplay lo si vede in video, si sente la sua voce spiegare proprio la genesi di quel tatuaggio: "Nella mia vita ho avuto tante disgrazie – dice l'uomo – e allora ho fatto questo tatuaggio per ricordarmi che tutto passa".