Sorpresa di Natale dei calciatori del Napoli ai bambini ricoverati al Policlinico Vecchio

Una delegazione di calciatori del Napoli in visita nel reparto pediatrico del Vecchio Policlinico: bimbi entusiasti, tra cori e sciarpe, per i loro beniamini.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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I calciatori del Napoli hanno visitato il reparto Pediatrico dell'ospedale Vecchio Policlinico prima di Natale: i piccoli pazienti hanno così ricevuto la visita a sorpresa di capitan Giovanni Di Lorenzo, assieme a Mario Rui, Giacomo Raspadori, Giovanni Simeone, Pierluigi Gollini, Alessio Zerbin, Matteo Politano e Gianluca Gaetano.

Tanta felicità da parte dei piccoli, che hanno trascorso qualche ora assieme ai loro beniamini, che hanno regalato loro palloni e sciarpe, oltre a concedere loro autografi e fotografie. E c'è anche chi ha intonato "un giorno all'improvviso", il coro che da anni ormai accompagna la squadra in casa e in trasferta.

L'evento è stato organizzato grazie anche all'AGOP Napoli – Associazione Genitori Oncologia Pediatrica. "È indescrivibile l'emozione che hanno manifestato i nostri Supereroi agli abbracci dei loro Campioni", ha commentato l'associazione, "Grazie Società Sportiva Calcio Napoli per per il sogno realizzato".

Così Angelo Morsellino, uno dei volontari dell'associazione, che ha pubblicato in Rete foto e video dell'evento:

A Napoli, il Napoli non è solo una squadra. È un sentimento, è un’identità, è un fattore genetico. Durante lo scorso scudetto, il nostro reparto era addobbato a festa visto che i bambini e i ragazzi guardano le partite con una passione enorme. Così facemmo un video delle stanze che diventò virale e che arrivò agli occhi di una ragazza che lavora per la Società Sportiva Calcio Napoli e che si emozionò tanto da invitare alcuni bambini ad un allenamento.

Un papà in estate mi disse “Noi stiamo ricoverati, prometti che li porti qua in ospedale”. Così dissi di sì, feci questa promessa pur non avendo tante certezze se non l’intuizione di potermi fidare di quella ragazza. È stata proprio lei, Maria, che mi ha detto “dobbiamo chiudere questo cerchio. I bambini hanno addobbato i muri coi loro campioni e ora dobbiamo far entrare proprio quegli idoli in quelle stanze”. Oggi questo sogno si è realizzato.

Non mi vergogno delle lacrime agli occhi che mi sono venute quando sono entrati dalla porta del reparto e il piccolo Antonio ha sbarrato gli occhi e ha urlato quasi senza voce “Ma sei il capitano! Sei Di Lorenzo!” per poi abbracciarlo saltandogli addosso.Per tutto il tempo continuava a dire “è un sogno vero, è un sogno vero”

E penso a Manu che ha cantato “Un giorno all’improvviso” coi calciatori intorno al suo letto o a Lorenzo, Sara e Alessia che si sentivano speciali e coccolati o ancora ad Antonio Pio che negli ultimi giorni era sempre giù e ora stringeva sorridente il peluche che gli hanno regalato i calciatori insieme al completino.

Perché la vita è immensamente in debito con questi bambini per quanto gli ha tolto e gli sta ancora togliendo, e vivere una giornata da privilegiati, abbracciare i calciatori che gli altri bambini guardano solo dalla tv o allo stadio, non penso che pareggi i conti, però penso che diminuisca di un poco il dislivello.

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