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I bimbi con la foto del boss ucciso alla parata della Madonna dell’Arco a Ponticelli

Nel rione Conocal un altarino con le foto dei pregiudicati del clan D’Amico; un video mostra la collocazione di quella di Enzo Costante, ucciso a maggio.
A cura di Nico Falco
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Un frame del video girato nel Conocal a Ponticelli
Un frame del video girato nel Conocal a Ponticelli

Le magliette con la fotografia stampata, il quadretto alto tra le mani. I bambini, con la musica della Madonna dell'Arco, vanno avanti come in processione fino all'edicola votiva, trasformata in un altarino per ricordare gli affiliati al clan D'Amico. E così, accanto alla Madonna con Gesù, ci finisce anche Enzo Costanzo, il giovanissimo ras di Ponticelli ucciso a colpi di pistola la notte del 5 maggio 2023, mentre era in corso la festa per lo Scudetto del Napoli, conquistato matematicamente poche ore prima.

In processione con la Madonna la foto del 26enne ucciso

Succede nel rione Conocal, ancora una volta sacro e profano insieme, in quelle celebrazioni sempre a favore di telecamera che spesso hanno visto affiliati alla camorra glorificati durante le processioni. A denunciare l'episodio è la giornalista Luciana Esposito, che sui suoi canali social ha pubblicato il video, risalente alla mattinata di ieri, 17 settembre. Nelle immagini si vedono i bambini che, tenendosi la mano, portano un quadro con la foto di Costanzo, sullo sfondo ci sono gli stendardi della Madonna dell'Arco.

Il baby boss ucciso durante i festeggiamenti del Napoli

Costanzo, indicato dagli investigatori come un giovane boss di Ponticelli e con una condanna a 8 anni per reati associativi e per droga incassata nel 2021, quella notte era stato raggiunto mentre si trovava con amici in piazza Volturno, nei pressi di piazza Carlo III. Nel raid erano rimasti feriti altri tre ragazzi. Il 26enne era stato colpito alle gambe, probabilmente in un tentativo di gambizzazione che però si era trasformato in omicidio.

L'agguato, era stato chiaro dai primi momenti ma è stato successivamente accertato ulteriormente, non era legato ai festeggiamenti del Napoli. Ventiquattro ore dopo due cugini di Costanzo erano stati arrestati: erano andati a fare una "stesa" sul luogo dell'omicidio.

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