“Ho battuto la testa per una caduta: ora sono cieco” paura per il cantante Marcello Colasurdo
"Ho battuto la testa per una caduta: ho perso la vista, spero temporaneamente". Preoccupazione a Napoli per le condizioni di salute di Marcello Colasurdo, cantautore e attore di origine molisana, ma ormai partenopeo di adozione, che con un post sul suo profilo Facebook pubblicato nella giornata di ieri, sabato 10 settembre 2022, ha raccontato di essere rimasto ferito a seguito di un incidente che gli è occorso. Immediatamente è partita una catena di solidarietà e sono già centinaia le persone che gli stanno esprimendo vicinanza per quanto avvenuto, augurandogli una pronta guarigione. Tra queste, anche l'ex sindaco di Napoli e Governatore della Campania, Antonio Bassolino, che scrive: "Un abbraccio e forza!". Tra i tanti che stanno commentando, anche medici ed oculisti che si stanno offrendo per dargli aiuto e sostegno.
Colasurdo, nato a Campobasso, ma trasferitosi molto giovane a Pomigliano d'Arco, è un cantante molto noto, interprete della canzone tradizionale vesuviana e voce storica degli Zezi, per quasi 20 anni. Dalla seconda metà degli anni '90 è leader dei Marcello Colasurdo Paranza. Oltre ad essere autore di canzoni, è anche attore di cinema e teatro, ed ha collaborato nel corso della sua lunga carriera anche con registi del calibro di Federico Fellini e Mario Martone. Ha collaborato nel corso degli anni con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Enrico Capuano, Modena City Ramblers, Almamegretta, 99 Posse, Orchestra Popolare Campana e Daniele Sepe. Ieri, ha scritto un messaggio sul suo profilo social che ha mandato i suoi fan e i tantissimi amici in ambasce. Ecco il testo:
Questo messaggio viene dettato da me e scritto da un'altra persona perché, a causa di una caduta in cui ho riportato un trauma cranico, ho perso, spero momentaneamente, la vista. Voglio scusarmi con tutti coloro che mi stanno chiamando o mandando messaggi su wa o fb, ma al momento non posso rispondere. Vi terrò aggiornati e spero al più presto poter scrivere personalmente con tutti i miei errori. Vi voglio bene.