Hanno evaso 1,3 milioni di tasse. Sala ricevimenti di Acerra tradita dalle foto sui social
Matrimoni, compleanni, eventi e cerimonie di tutti i tipi, a decine, che si tenevano in una sala ricevimenti di Acerra (Napoli) e che venivano pubblicizzati anche sui social, in particolare su Instagram e Facebook. Eppure, nonostante questa mole di lavoro, i bilanci a fine anno venivano chiusi in perdita: qualche decina di migliaia di euro in rosso. Una situazione quantomeno strana, su cui hanno indagato i militari della Guardia di Finanza, scoprendo che la realtà era diversa: in due anni la società aveva incassato oltre quattro milioni di euro.
Gli accertamenti delle fiamme gialle, relativi ai due anni tra il 2021 e il 2023, hanno portato al decreto di sequestro, emesso dal gip del Tribunale di Nola su richiesta della locale Procura ed eseguito nei giorni scorsi nei confronti del rappresentate legale della società e del gestore di fatto dell'azienda: sotto chiave 1,3 milioni di euro, tra cui contanti (circa 15mila euro, ritrovati nelle abitazioni degli indagati), soldi depositati sui conti correnti, preziosi, quote sociali e svariate unità immobiliari e terreni, tra cui un appartamento in provincia di Napoli e una villetta a Brindisi, in Puglia.
Il sequestro, per equivalente, riguarda il profitto del reato contestato (dichiarazione infedele, art. 4 del D.Lgs. n. 74/2000), ovvero le somme dovute all'Erario e non versate. A far partire le verifiche era stata l'evidente sproporzione tra i redditi dichiarati, secondo cui l'attività era in perdita, e il reale volume di affari, testimoniato anche dai video e dalle fotografie pubblicati sui social e che si tenevano nella importante sala ricevimenti di Acerra, con capacità ricettiva di oltre trecento persone.