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Guerriglia a Santa Lucia contro il coprifuoco, emessi 4 Daspo “fuori contesto”

Quattro giovani tra i 24 e i 33 anni, già denunciati per gli scontri del 23 ottobre davanti a Palazzo Santa Lucia, a Napoli, sono stati raggiunti da Daspo “fuori contesto”: per 5 anni non potranno prendere parte ad eventi sportivi. I ragazzi sono accusati di devastazione, sono stati individuati dalle forze dell’ordine nei giorni successivi alla protesta scattata contro il coprifuoco.
A cura di Nico Falco
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Altre 4 persone sono state raggiunte da un Daspo, con divieto di accesso alle manifestazioni sportive, in seguito agli scontri che si sono verificati la sera dello scorso 23 ottobre davanti a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, nel centro di Napoli. I provvedimenti, della durata di 5 anni, sono stati emessi dal Questore di Napoli, Alessandro Giuliano, e riguardano 4 giovani napoletani tra i 24 e i 33 anni, di cui 3 con precedenti di polizia, frequentatori abituali dello Stadio Maradona (ex Stadio San Paolo); non sarebbero inquadrabili in gruppi di tifo organizzato.

I quattro destinatari del provvedimento erano stati individuati dalle forze dell'ordine durante le indagini e con l'aiuto delle telecamere di Santa Lucia; erano stati denunciati con l'accusa di devastazione, aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità eversiva, commessa durante il corteo non autorizzato che quella sera sfociò in violenti scontri con le forze dell'ordine davanti alla sede della Regione Campania. Il Daspo è detto "fuori contesto" in quanto, pur vietando l'accesso alle manifestazioni sportive, si riferisce a reati che sono stati commessi in circostanze diverse, in questo caso appunto durante una manifestazione e non allo stadio o durante eventi sportivi.

La sera del 23 ottobre oltre mille persone arrivarono in corteo a palazzo Santa Lucia. La protesta, inizialmente pacifica, era stata organizzata contro il coprifuoco imposto dalla regione, ma durante il percorso si erano unite ai manifestanti decine di persone, tra tifosi, pregiudicati e professionisti degli scontri di piazza, che avevano messo a ferro e fuoco tutta la zona.

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