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Covid 19

Manifestazioni contro il green pass: cosa è successo a Napoli

Anche a Napoli si è manifestato contro l’obbligo di green pass per accedere a determinati luoghi pubblici disposto dal governo. Alla protesta in piazza Dante c’era il popolo dei no-vax, i sostenitori delle cure sperimentali come alternativa al vaccino Covid-19 e perfino una sigla di esponenti neoborbonici.
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Anche a Napoli sabato 24 luglio c'è stata una manifestazione contro il green pass obbligatorio  per l'accesso a determinate strutture pubbliche. Poco meno di trecento persone, organizzate con striscioni e cori si sono radunate ai piedi della statua di Dante nell'omonima piazza napoletana per protestare contro la misura che entrerà in vigore dal 6 agosto con un decreto del governo. A loro si sono via via aggiunti altri manifestanti nella confluenza tra via Toledo e piazza Dante.

Molti manifestanti erano senza mascherina,  nonostante una ordinanza regionale in Campania obblighi a indossarla anche all'esterno, soprattutto in presenza di assembramenti. La polizia presente sul posto con un paio di blindati, si è limitata a vigilare sulla manifestazione che si è svolta in modo del tutto pacifico.

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Tra i partecipanti c'erano persone aderenti ai gruppi dichiaratamente no-vax, ovvero coloro che non si sono voluti vaccinare e non si vaccineranno contro Covid-19 (avevano già manifestato qualche mese fa), coloro che sono contro le politiche del governo guidato da Mario Draghi, quelli che protestavano contro il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e infine, seppur in minima parte, coloro che pur non negando l'importanza del vaccino sono contro l'obbligatorietà del Green pass. In piazza Dante a Napoli noti personaggi del mondo degli antivaccinisti partenopeo e perfino una sigla politica di stampo neoborbonico.

Il sit-in si è svolto in contemporanea con analoghe iniziative promosse in altre città d'Italia (in Campania mobilitazione anche a Salerno) c'è una sorta di coordinamento che viaggia su apposite chat Telegram e che dispone e organizza le mobilitazioni.

Uno dei manifestanti, munito di megafono ha parlato alla folla delle cure sperimentali come alternativa al vaccino; un lungo applauso quando è stato citato il premio Nobel Luc Montagnier, noto per le sue posizioni controverse e pseudoscientifiche non solo su Sars-CoV2, ma anche sull'omeopatia e sull'uso terapeutico della papaya.

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