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Gratteri: “Nella cocaina cemento e urina di maiale. I narcos stanno testando se piace quella rosa in Europa”

Il neo Procuratore Capo di Napoli ha raccontato le procedure per la preparazione della cocaina e la diffusione di quella rosa, in realtà mix sintetico.
A cura di Nico Falco
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Ha dei costi di produzione molto bassi, è inodore e quindi più difficilmente intercettabile dai cani antidroga, ma soprattutto è totalmente sintetica e ciò significa che non si deve attendere che cresca la pianta, si può produrre praticamente sempre. Questi tre aspetti potrebbero essere alla base di una futura diffusione in Europa della "cocaina rosa", al momento droga d'élite, che in realtà con la cocaina non ha nulla a che fare, trattandosi di un prodotto sintetizzato in laboratorio. Ne ha parlato Nicola Gratteri, neo Procuratore Capo di Napoli, dopo aver ricordato i materiali usati per la preparazione della cocaina "classica": cemento, urina di maiale e kerosene.

"Nella cocaina cemento e urina di maiale"

Ospite della trasmissione "Accordi & Disaccordi", Gratteri ha parlato della produzione illustrando il processo che va dalla raccolta delle foglie al confezionamento nelle bustine per la vendita in strada. Oggi la coltivazione avviene esclusivamente in Colombia, Boliva e Perù, ogni anno ci sono due raccolti (tranne per la "Boliviana Blanca", che consente tre raccolti). Spiega Gratteri:

Le foglie si frullano, con un decespugliatore o, in Perù, si usano bambini che con una raspa tolgono la polpa dalla foglia. Quando la poltiglia è molle, per indurirla si mette cemento da costruzione. Poi la poltiglia viene messa nel kerosene; quando manca, si raccoglie l'urina di maiale negli allevamenti. Poi si usano i precursori chimici: ce ne sono 10 tipi, tra cui l'acetone, quello che si usa per togliere lo smalto dalle unghie, e lo sbiancante, che serve a rendere la cocaina da beige a bianca perché sia più attraente. Poi esiste un altro tipo di cocaina, detta a spina di pesce, a scaglie, per cui si fa il doppio processo, però costa di più e ha una resa inferiore.

La cocaina rosa: inodore ed economica

Gratteri si è soffermato quindi su quella che comunemente viene chiamata cocaina rosa ed è un prodotto ancora relativamente sconosciuto per i mercati italiani. A Napoli sono state rinvenute dosi a Pianura, al Rione Traiano, e a Torre del Greco, secondo le stime degli inquirenti può costare fino a 400 euro al grammo: si tratterebbe, quindi di una nuova "droga dei ricchi". Per il nuovo Procuratore Capo di Napoli, però, le cose potrebbero cambiare rapidamente:

È inodore, quindi i cani hanno più difficoltà a trovarla, costa pochissimo. Si sta cercando di capire se piace ai tossici. Se piace, invaderanno il mondo occidentale di questa cocaina sintetica, che può essere prodotta senza aspettare i cicli della natura.

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