Gli ultras del Napoli bloccati dalle autorità, non andranno a Ischia ad aiutare
Con un passaparola, oggi, gli ultras del Napoli si erano organizzati e avevano deciso, domani mattina, di darsi appuntamento al Porto di Pozzuoli per partire alla volta di Ischia e, "armati" di pala, dare una mano sull'isola a spalare il fango. Il loro piano è stato però stroncato sul nascere dalle autorità, che si stanno di filtrare e contingentare gli arrivi sull'isola di Ischia.
Gli ultras: "Presunto pericolo sciacallaggio"
A seguito della decisione delle autorità e dello stop al loro programma, gli ultras partenopei – a cui si sono aggiunti anche gli Ultras Ischia 1922 – hanno voluto diffondere un messaggio per spiegare la situazione. "Davanti a una tragedia di simili proporzioni – si legge – non è nostra intenzione polemizzare, tuttavia ci sentiamo da ultras e da cittadini profondamente offesi da questo diniego illogico al nostro aiuto alla nostra terra".
"Non sappiamo i motivi dietro questa scelta – prosegue il messaggio dei tifosi – ma bloccare centinaia di ragazzi per un presunto pericolo di sciacallaggio dimostra quanto poco conosciate del nostro mondo". Come detto in precedenza, però, la decisione sarebbe stata presa per non ingolfare la macchina dei soccorsi, in queste ore ancora concitate, visto che mancano all'appello ancora 4 dispersi.
Gara di solidarietà per Ischia
Intanto, in molti si stanno mobilitando per offrire il proprio aiuto ai sopravvissuti e ai tantissimi sfollati. Un uomo, tale Salvatore Chianese, sui social ha fatto sapere di voler mettere a disposizione per tre mesi la sua casa al Porto di Ischia per aiutare gli isolani in difficoltà: "Può ospitare 6/8 persone" ha fatto sapere l'uomo, invitando chi ne avesse bisogno a contattarlo.