Gli ultimi messaggi di Anna Borsa: “Ho paura di Alfredo”. L’ex le aveva anche gettato benzina addosso
Centinaia di telefonate al giorno, le improvvisate in negozio, le minacce. Se non fosse tornato con lei, le aveva detto, l'avrebbe uccisa. Le avrebbe dato fuoco, e per farle capire che non scherzava le aveva anche gettato addosso una volta dell'alcol, un'altra della benzina. E Anna aveva paura. Aveva capito che quegli atteggiamenti, che nulla avevano a che fare con l'amore, stavano portando quella situazione verso un punto di non ritorno. Per respirare, almeno un po', stava pensando di prendersi delle ferie, di sparire per qualche giorno. Ma martedì mattina Alfredo Erra, il suo ex, quello che lei non aveva voluto denunciare per rovinargli la vita, l'ha ammazzata a colpi di pistola nel salone di bellezza dove lavorava.
Anna Borsa uccisa dall'ex Alfredo Erra a Pontecagnano Faiano
Nell'ordinanza di convalida del fermo, firmata dal gip di Salerno Francesco Guerra, viene ricostruita quell'escalation di violenze fino al tragico epilogo del 1 marzo, quando Erra si è presentato nel salone da parrucchiere di via Tevere, a Pontecagnano Faiano. Le ha detto che si trattava di un saluto, che stava per andare via da Salerno, ma ha estratto la pistola e ha fatto fuoco. Poi ha rivolto l'arma contro se stesso e ha tentato il suicidio: ha premuto il grilletto ed è caduto. Il titolare dell'attività gli si è avvicinato poco dopo, insieme ad Alessandro Caccavale, attuale compagno della ragazza, che aveva sentito gli spari ed era corso nel negozio. Ma Erra non era morto, era rimasto soltanto ferito: la pallottola, di piccolo calibro, si era conficcata nella calotta cranica senza arrivare al cervello. E ha sparato, di nuovo, centrando Caccavale al torace.
Poi, la fuga. Erra è tornato nel piazzale della ditta per cui lavorava da un paio di mesi, ha parcheggiato la Fiat Panda aziendale ed è scappato a piedi. Prima di allontanarsi ha incrociato il titolare, era in stato confusionale. "Ho ucciso Anna", gli ha detto. Lo hanno bloccato qualche ora dopo i poliziotti della Stradale in un'area di servizio sull'autostrada, nel Salernitano. Per il giudice l'omicidio è stato un gesto "premeditato", commesso con "ferocia", con "allarmante lucidità" e con "impressionante noncuranza" per la vita. Il provvedimento è stato convalidato ieri, durante l'udienza Erra, in lacrime, assistito dall'avvocato Ida Coraggio, si è avvalso della facoltà di non rispondere; il gip ha accolto la richiesta della Procura e ha confermato la custodia in carcere.
Anna aveva paura di Alfredo: l'ex le aveva gettato benzina addosso
Dall'ordinanza emergono le vessazioni a cui era stata sottoposta la ragazza negli ultimi mesi, da quando si era interrotta quella relazione sentimentale che li aveva legati per anni. Nel mese di gennaio 2022 l'aveva minacciata di darle fuoco, come ha raccontato una delle testimoni: una prima volta con l'alcol, poi con della benzina. E pretendeva che tornasse con lui, diceva che l'avrebbe uccisa se si fosse fidanzata con un altro. Il titolare del salone di parrucchiere ha raccontato che il giorno prima dell'omicidio Anna gli aveva inviato dei "messaggi WhatsApp con i quali mi avvisava che la situazione con Alfredo stava degenerando e contestualmente avanzava l’ipotesi di prendersi una settimana di ferie per scomparire in quanto iniziava ad avere paura di Alfredo".
I vari episodi non erano stati denunciati, racconta una collega, perché Anna "si dispiaceva perché Alfredo sarebbe stato arrestato". Retroscena emergono anche su Erra, raccontati dal titolare di una pizzeria che qualche volta si era rivolto a lui per piccoli lavori. Il 40enne aveva dei problemi di tossicodipendenza e "Anna e la sua famiglia avevano tentato di aiutarlo e lo avevano ospitato in casa per un certo periodo". Dopo la fine della relazione aveva anche manifestato l'intenzione di suicidarsi, cospargendosi di benzina e minacciando di darsi fuoco; in un'altra occasione si era sdraiato sui binari ed era stata la stessa Anna a salvarlo, convincendolo a desistere.
A Salerno i funerali di Anna Borsa
I funerali di Anna Borsa si sono tenuti questa mattina nella chiesa della Madonna del Rosario di Pompei, a Mariconda, quartiere di Salerno di cui era originaria la ragazza. Alla cerimonia funebre hanno preso parte il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ed Enzo Napoli e Giuseppe Lanzara, rispettivamente sindaci di Salerno e Pontecagnano. In prima fila, davanti alla bara bianca, la mamma Fortuna Romano, il padre Ettore e il fratello Vincenzo. All'uscita dalla chiesa il feretro è stato accolto da un lungo applauso e sono stati fatti volare palloncini bianchi.