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Gli alberi a Napoli avranno il QR code che racconterà la loro vita e chi li ha curati

Nasce il progetto “’A rareca rarechea” in partnership tra EDI Global Forum e Università Federico II: studenti universitari e pazienti Asl cureranno gli alberi di Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli gli alberi avranno un codice QR che racconterà la storia della loro vita, chi li ha curati e il loro stato di salute. Si tratta del progetto “'A rareca rarechea” (la radice radica), che parte dalla mappatura, da parte di  un gruppo di studenti universitari, di alcuni alberi della città di Napoli – in particolare delle specie Eucalipto e Ficus Benjamin – curati spontaneamente da comuni cittadini tra cui i pazienti del Distretto 24 di Salute Mentale dell’Asl Napoli 1 Centro.

Un'App racconterà la storia degli alberi

Sugli alberi sarà installato un anello di bronzo realizzato con un materiale a base di cellulosa batterica dal laboratorio dell’azienda Knowledge for Business. Inquadrati attraverso un QR Code e un’App gratuita, Arti Vive, gli alberi saranno in grado così di restituire a chiunque li osservi le storie di cura che sottendono, offrendo, al contempo, dati sul loro stato di salute, sulla specie e sull’età, lanciando al mondo un messaggio fondamentale sulla necessità della tutela del verde pubblico urbano, il cui ruolo è oggi più che mai indispensabile per combattere il climate change.

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Il progetto nasce da una collaborazione tra Francesca Cocco, project manager di EDI Global Forum, Carla Langella, docente del corso di Design per la Comunità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e l’artista Antonella Raio, ispiratrice dell’iniziativa con il suo Guardiani 21. L'iniziativa è inserita all’interno della cornice di EDI Global Forum, l’evento internazionale di Fondazione Morra Greco che, dal 24 al 27 ottobre, riunisce a Napoli 90 musei da tutto il mondo (tra i quali MoMA, Victoria & Albert, Stedelijk), in rappresentanza di 30 Paesi e di tutti e 5 i continenti. L’obiettivo: interpretare uno dei temi principali che saranno discussi durante il Forum, ovvero come l’arte può impegnarsi per porre la natura al centro della sua espressione.

Dove sono gli alberi col QR Code a Napoli

Due le azioni previste: il 18 ottobre verranno sistemati gli anelli sui primi 5 alberi, a via Foria, via Benedetto Croce, al Poliambulatorio dell’ASL NA1 in Corso Vittorio Emanuele, 690, nell’ambito di SmArtLab, un piano di attività tra l’Asl NA1 e il centro Embodied Education del Suor Orsola Benincasa.

Il 27 ottobre, a chiusura di EDI Global Forum, si terrà a partire dalle 11,00 un’azione performativa dall’alto valore simbolico curata dall’artista Antonella Raio presso il Vivaio Calvanese, luogo storico di Napoli in via Foria: un albero, un cedro di 8 metri caduto al suolo tre anni fa per il forte vento, sarà rimesso in verticale grazie a un’azione civica collettiva, coordinata da Raio stessa. Tra gli altri partner dell’iniziativa, la Fal (falegnameria autonoma e liberale) e la scuola Cpia Napoli provincia 1.

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Il programma di EDI Global Forum

Responding to the Climate Crisis è uno dei grandi temi di EDI 2023: esperti italiani e internazionali andranno ad indagare diversi aspetti legati al tema della sostenibilità nel comparto culturale, con una particolare attenzione alla relazione tra cultura e natura e all’impatto della produzione culturale sull’ambiente, rimarcando la necessità di porre la sostenibilità al centro dei processi decisionali.

Tra gli appuntamenti speciali, i talk ispirazionali costellano le giornate di lavoro presentando innovative visioni sullo scenario culturale del presente e del futuro. Tra gli speaker: Peggy Brandon, Direttore del National Slavery Museum di Amsterdam; Brad Irwin, Head of Global Engagement del Natural History Museum di Londra; Martin Kersels, artista performativo americano; Massimiliano Nicolini, punto di riferimento internazionale sul Metaverso; Jeffrey Schnapp, guru di Harvard delle digital humanities; Bruno Siciliano, esperto di robotica a livello mondiale; Tin & Ed, artisti digitali australiani. Ulteriori dettagli e il programma completo sono disponibili sulla piattaforma dedicata all’evento e sul sito della Fondazione Morra Greco.

Per Maurizio Morra Greco, Presidente della Fondazione Morra Greco,

«Già orgogliosi dei risultati della prima edizione e della risposta di un così ricco ventaglio di partner internazionali, la nostra ambizione quest’anno è di fare evolvere ulteriormente il progetto, con la partecipazione al Comitato Scientifico dei rappresentanti di cinque dei musei più prestigiosi al mondo – che hanno collaborato proattivamente con la nostra Fondazione nella costruzione della manifestazione e dei temi di discussione – e con la realizzazione di altre importanti partnership», spiega

Il comitato scientifico della seconda edizione vede la partecipazione dei responsabili dei public program di istituzioni quali: il Museo Reina Sofìa in Spagna, il Raw Material Company del Senegal, il Victoria & Albert Museum in Inghilterra, lo Stedelijk Museum in Olanda e il MoMA degli Stati Uniti.

EDI Global Forum punta però a fare anche da trait d’union tra lo scenario globale e quello più locale: la sua rete vede infatti la presenza di rilevanti attori regionali e locali che saranno chiamati ad essere i protagonisti di alcune delle sessioni.

Sul territorio campano, grazie alla partnership con l’Università degli Studi di Napoli Federico II,  si è voluto insistere sulla dimensione di ricerca scientifica relativa ai temi dell’education e dell’innovazione. Una relazione che si rafforza anche con la Giornata Federiciana del 26 ottobre, durante la quale le attività del Global Forum saranno ospitate nella sede storica di San Marcellino.

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