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Giuramento Nunziatella, il generale Masiello a Fanpage.it: “I giovani sono i protagonisti del nostro futuro”

Il Generale di corpo d’Armata Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, a Fanpage.it nel giorno del Giuramento della Nunziatella a Napoli: “Stiamo investendo molto sui giovani perché saranno i protagonisti del nostro cambiamento”.
A cura di Ida Artiaco
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Generale di corpo d'Armata Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
Generale di corpo d'Armata Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

"Il giuramento di oggi rappresenta l'ingresso degli allievi nella famiglia dell'Esercito, quindi l'ingresso ufficiale nella vita militare. Stiamo investendo molto sui giovani perché saranno i protagonisti del cambiamento dell'esercito".

Così il Generale di corpo d'Armata Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, a Fanpage.it nel giorno in cui a Napoli a partire dalle 10 gli Allievi del 237° Corso "Medaglia d’Oro al Valor Militare Tenente Colonnello Enrico Giammarco" della Scuola Militare Nunziatella, presteranno Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana. L'appuntamento è in Piazza del Plebiscito.

L'evento – ha spiegato Masiello – "è un momento importantissimo nella vita di ogni militare, in particolar modo per questi giovani che giureranno fedeltà alla Patria. Tutto l'Esercito sta investendo sui giovani perché loro, secondo la mia visione, saranno i protagonisti del nostro cambiamento. Sin dal primo giorno del mio insediamento ho voluto che fosse chiaro questo messaggio: l'Esercito potrà cambiare solamente se tutti partecipano e soprattutto se lo fanno i giovani. Perché sono gli unici che hanno la capacità di intercettare rapidamente i cambiamenti. Quindi, ho chiesto aiuto a tutti i giovani dell'Esercito di aiutarmi ad adattare la Forza Armata alle nuove realtà, alle nuove sfide, a renderlo tecnologico e più moderno".

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Alla domanda "in che modo l'Esercito investe sui giovani", il Capo di Stato Maggiore ha risposto che "li facciamo partecipare al processo decisionale. Questo è il mio obiettivo, che non è semplice da raggiungere in una organizzazione gerarchica. Perché ci sono tanti filtri per cui prima che un'idea possa arrivare dal giovane al vertice c'è bisogno di molto tempo. Per questo ho lanciato il progetto di distanza zero, per cercare di unire il centro fino ai reparti in modo da dare a tutti, indipendentemente dal grado, la possibilità di poter esprimere le proprie opinioni. Dico sempre che le idee non hanno gradi e possono venire da tutti, quindi abbiamo messo a disposizione alcuni indirizzi di posta elettronica a cui tutti possono scrivere e abbiamo in ogni reparto un responsabile dell'Innovazione che ha un accesso diretto e che può scrivermi direttamente per delle idee nuove. Adesso stiamo lanciando anche una nuova iniziativa, "Un caffè col capo". Quindi ogni volta che potrò passerò qualche tempo con 4-5 persone al di fuori dei legami gerarchici. Questo confronto diretto serve sentire le dee che vengono dal basso. Loro sono i protagonisti dell'Esercito futuro".

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